Noi con l'Europa


Noi per una Nuova Europa con più diritti.
Perché non vogliamo che il gelido vento dell'est arrivi anche qui.

La crisi economica e soprattutto sociale che investe da oramai troppi anni il nostro continente, ha da tempo iniziato a generare mostri. I mostri dell'intolleranza, del razzismo, dell'omo­bi­transfobia.

Disoccupazione crescente, povertà, sofferenza del tessuto produttivo e industriale, con le conseguenti politiche di austerità, stanno portando molte persone a pensare che la principale, e forse l'unica colpa, di tutto questo sia indistintamente“l'Europa”. Una sorta di “Grande Fratello”, un mix di burocrazia cinica e spietata, che attraverso l'Euro, e sotto le direttive della cattiva e prepotente Germania, sta affamando l'intero continente.

In questa situazione, quelli che per anni erano stati gli slogan soltanto di gruppuscoli di estrema destra e di fanatici religiosi, ora si stanno diffondendo fra molti cittadini europei, diversi per classe e provenienza sociale, comprensibilmente stanchi, preoccupati e disillusi. Preoccupazione, disillusione e potremo dire anche paura, a fine 2013 hanno portato nelle piazze italiane un'ondata di proteste di cittadini, categorie produttive e movimenti vari, in uno strano, scomposto e confuso attacco, sia all'inerte classe politica che alle istituzioni europee.



Come però successe in uno dei periodi più bui della storia europea, cioè il periodo della Repubblica di Weimar in Germania (1918­1933), crisi economica pesante e disoccupazione alle stelle, portarono poi all'avvento di un periodo ancora peggiore: il Nazismo – la Seconda Guerra Mondiale e l'Olocausto.


La comunità lgbt* visse il periodo della Repubblica di Weimar come un periodo di “splendore” e relativa libertà, tra feste, apertura di nuovi locali e sale da ballo, e con un movimento politico che stava crescendo, grazie all'impegno diretto di alcuni grandi personaggi come il dott. Magnus Hirschfeld, facendo discrete e importanti rivendicazioni per l'abolizione di vergognose leggi omofobe ottocentesche (Paragrafo 175) e l'ampliamento dei diritti civili.

Nessuno di loro però vide l'addensarsi e l'avvicinarsi impetuoso delle nere nubi della tragedia. E in prossimità del 27 Gennaio, Giornata mondiale della Memoria, questo lo vogliamo ricordare.

Non troviamo così tanto strano che oggi a cavalcare gli umori antieuropei e spaccatutto di questi variopinti e variegati movimenti di protesta senza timone, siano le stesse forze politiche che per anni ci hanno governato con politiche economiche creative e fantasiose, con leggi “ad personam” e “ad castam” che hanno contribuito e aggravato la crisi economica, spesso negandola platealmente (i famosi ristoranti e aerei pieni di Berlusconi ­ NDR Nov. 2011), che hanno distorto e deviato i problemi, facendo leva sulla pancia, la memoria corta e l'elevata ignoranza dei cittadini con pericolose, mirate campagne contro immigrati e noi persone lgbt: un unico micidiale brodo di malcontento economico, celodurismo maschilista, razzismo e omo­transfobia per spostare l'attenzione dei media e fare il pieno di voti.

L'Europa delle banche e dei burocrati diventa la stessa Europa che “sostiene e promuove i matrimoni contronatura”, “che permette le adozioni dei minori a froci” ecc. ecc. ­per non citare che  alcuni degli innumerevoli slogan e prese di posizione che, conditi da pesanti offese, ci siamo sentiti rivolgere in questi anni da non pochi personaggi pubblici e di partito, da organi di informazione, web, radio e giornali, come ricorda la campagna recentemente lanciata da Arcigay: Spegniamo l'odio.

E' importante sostenere questa sacrosanta campagna, soprattutto la petizione ai Senatori e alle Senatrici della Commissione Giustizia, affinché approvino un testo di legge che sia un'arma realmente efficace nel combattere l'omo-bi-­transfobia, senza nessuna concessione a chi pensa che con l'approvazione di questa legge siano negati i fondamentali diritti d'opinione.

Non può essere considerato “opinione” l'incitamento all'odio e alla violenza e l'offesa a tantissimi cittadini e cittadine. Molti altri stati europei, che già applicano politiche sui diritti e sul rispetto delle persone lgbt, hanno da tempo approvato leggi contro l'omo-bi-­transfobia, un pericoloso concetto, che purtroppo notiamo trovare simpatie e complicità anche in molte persone e politici di centro­sinistra, i quali contribuiscono a tenere il freno a mano tirato sui diritti lgbt nel nostro paese.

Nel 2014 giungeremo ad una svolta e potremo capiremo in che tipo d'Europa ci ritroviamo: ci saranno le Elezioni Europee, con la non tanto remota prospettiva di ritrovarci un Parlamento Europeo pieno di fascisti, fondamentalisti religiosi e populisti di destra, che farebbero fare un salto indietro di decenni al nostro continente, su moltissimi temi, sopratutto quelli dei diritti delle persone, dai diritti lgbt a quelli delle donne, degli immigrati, della rappresentanza e della democrazia stessa, spingendo il baricentro del continente ad est, verso la Russia di Putin e la sua finta democrazia, che controlla i cittadini e vieta diritti umani e libertà fondamentali. Né ora né mai, vogliamo che quel gelido vento dell'est arrivi anche qui.

Vogliamo un'Europa sempre più inclusiva, veramente democratica e con sempre più diritti ed opportunità estese ai propri cittadini, vecchi e nuovi.

Milk Verona Lgbt Community Center (Circolo Arci)
www.milkverona.it - agoralgbtq.blogspot.it
#Eurpadirittilgbt  #Milkverona #Noomofobia #Memorialgbt

lgbt* = Sigla che sta per: Lesbian, gay, bisexual, transgender
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Vi proponiamo qualche articolo,  compresi alcuni di cui non condividiamo l'opinione e il contenuto, per una più approfondita riflessione:

SPEGNIAMO L'ODIO! Campagna Arcigay contro l'Omotransfobia.
http://www.arcigay.it/41723/omofobia­spegniamo­lodio­la­campagna­di­arcigay­finanziata­dal­consiglio­deuropa­appello­ai­senatori­per­lestensione­piena­della­legge­mancino/

OMOFOBIA IN EUROPA: L'Italia tra discriminazione e tolleranza
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/03/omofobia­in­europa/699821/

OMOFOBIA SHOCK: E' il secondo reato in Italia dopo il razzismo – Queerblog
http://www.queerblog.it/post/118899/omofobia­shock­e­il­secondo­crimine­dodio­in­italia­dopo­il­razzismo

DIRITTI CIVILI E OMOFOBIA: LA VERA EMERGENZA
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/13/diritti­civili­e­omofobia­vera­emergenza/683572/

ALBA DORATA, BNP e FORZA NUOVA alleanza a MOSCA
http://www.noodls.com/view/6B891C7C06B5914A9B34DD7C5DF902C9A64DA56A8319xxx1385739981

TREDICI MOTIVI PER DIRE NO ALLA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA
http://www.lanuovabq.it/it/articoli­tredici­motivi­per­dire­no­alla­legge­sullomofobia­7952.htm

ALBA DORATA DORATA CONTRO I GAY
http://www.lettera43.it/politica/atene­i­neo­nazi­di­alba­dorata­contro­i­gay_4367568029.htm

AMNESTY INTERNATIONAL – Diritti Lgbtqi in Europa

http://www.amnesty.it/diritti­persone­lgbti­in­europa

LOVE IS RIGHT! Verona c'è!

Il Video con attori e attrici italiani per LOVE IS RIGHT
Verona e il Veneto ci saranno: Sabato 7 Dicembre a Roma ci sarà per la manifestazione LOVE IS RIGHT! Diritti senza compromessi! Perchè è tempo che anche il nostro paese riconosca fondamentale diritto alla felicità dei propri cittadini.

LOVE IS RIGHT!
ORE 15 - Piazza SS. Apostoli - Roma



Su Repubblica il bellissimo Video spot con diversi attori e attrici, testimonial della manifestazione.http://video.repubblica.it/cronaca/love-is-right-in-piazza-contro-l-omofobia/149066/147574?ref=HREC1-11

"Love is Right - Diritti senza compromessi". Il video promuove la manifestazione nazionale di sabato 7 dicembre in piazza dei Santi Apostoli, a Roma, per chiedere l'uguaglianza dei diritti per le persone gay, lesbiche e transessuali. Le associazioni che compongono il movimento Lgbt (Agedo, Arcilesbica, Arcigay, Certi Diritti, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno e Mit-Movimento Identità Transessuale) hanno scelto di scendere in piazza per rivendicare un sistema di leggi che garantisca le libertà, l'autodeterminazione e i diritti civili.
Testimonial della campagna Claudia Gerini, Valeria Solarino, Giulia Michelini, Anna Falchi, Chiara Caselli, Marco Cocci, Giorgio Marchesi, Alessandro Tiberi, Fabrizio Falco, Filippo Nigro, Alessandro Roja, Michele Venitucci, Andrea Napoleoni, il regista del video è Marco Simon Puccioni