Gli omofobi usano i bambini

[1] http://www.advocate.com/News/Daily_News/2011/06/29/Canadian_Ad_Warns_Against_Trans_Confusion/

[2] http://www.canadianvalues.ca/SCC/index.html

[1] riferisce che un gruppo canadese di destra, tenutario del sito [2], ha pubblicato su un giornale questa foto:

La didascalia in alto recita: "Ti prego! Non confondermi!"; quella in basso: "Sono una bambina. Non insegnarmi a chiedermi se sono un ragazzo, una transessuale, una transgender, un'intersessuale, o una 'due spiriti'".

L'annuncio vuole contestare il curriculum delle scuole di Toronto e dell'Ontario, che cercano di fornire educazione sessuale ai ragazzi che stanno entrando nella pubertà - cosa che queste persone ritengono dannosa.

Per quanto riguarda la "confusione" che patirebbe la bimba, faccio rispettosamente notare che le fiabe per bambini contengono creature come maghi, streghe, stregoni, fate, draghi, vampiri, giganti, nani, gatti con gli stivali, sirene, cavalli alati, animali parlanti di ogni genere, eccetera; e la Bibbia parla di serpenti parlanti, esseri umani dalla vita estremamente lunga e che procreano ad inverosimile età, angeli, demoni, giganti, mostri marini capaci di ingoiare un uomo intero e sputarlo vivo dopo tre giorni, ed un'asina più eloquente del suo padrone.

Com'è possibile che una bimba non si confonda a sentir parlare di tutte queste creature fantastiche dall'insolito comportamento, ma si confonda se le si spiega cos'è l'identità di genere?

Va detto inoltre che molte forme di intersessualità si diagnosticano già alla nascita (vedi qui), ed il "disturbo di identità di genere" può essere rinvenuto anche in bambini di DUE anni (vedi qui). L'identità di genere non è cosa senza interesse per un bambino, e non c'è motivo di mantenerlo nell'ignoranza.

Raffaele Ladu

Vietato il Gay Pride di Belgrado

[1] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/30/police-ban-serbia-pride-over-violence-threats/

La polizia serba ha vietato il Gay Pride di Belgrado previsto per domenica temendo disordini.

Credevo che soltanto nella città di Acchiappacitrulli, nel "Pinocchio" di Collodi, la polizia prendesse le parti dei delinquenti contro gli onesti.

Raffaele Ladu

Dal Congresso di Manila del 2011 dell'Internazionale Liberale

Il 16 e 17 Giugno 2011 si è svolto a Manila (Filippine) il 57° Congresso dell'Internazionale Liberale, che ha approvato molti documenti, di cui tre risoluzioni di particolare interesse:

[1] E' un sogno l'eguaglianza dei generi?

[2] I diritti LGBT sono diritti umani e devono essere promossi e difesi da tutti i liberali

[3] Una nuova diplomazia concentrata sul Medio Oriente e sul Nordafrica

che vi incoraggio a leggere.

Personalmente, preferisco i partiti che fanno capo ad un'Internazionale, in quanto essa li costringe a rifuggire dal razzismo, dal nazionalismo e dal fanatismo, e a dare alle loro politiche un respiro universale; quale Internazionale scegliere è una questione di gusto.

Raffaele Ladu

Una risoluzione del Parlamento Europeo

[1] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/29/european-parliament-calls-for-end-of-classifying-transgender-people-as-mentally-ill/

[2] http://www.certidiritti.it/parlamento-europeo-approva-risoluzione-su-diritti-umani-orientamento-sessuale-e-identita-di-genere-allonu

I due link riferiscono la medesima notizia: il 28 Settembre 2011 il Parlamento Europeo ha approvato un'importante risoluzione sui diritti delle persone LGBT.

[1] evidenzia la richiesta avanzata all'Organizzazione Mondiale della Sanità di depennare il transgenderismo dalla lista delle malattie mentali che verrà pubblicata nel 2015 con l'ICD-11; [2] invece sul modo in cui la risoluzione promuove i diritti delle persone LGBT.

Il gruppo della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica aveva proposto di aggiungere le congratulazioni per gli stati che consentono il matrimonio arcobaleno, ma Popolari e Socialdemocratici hanno votato contro, facendo naufragare la proposta.

In [2] c'è anche il risultato del voto finale per appello nominale - i deputati italiani che hanno votato "-" (contro) o "0" (astensione) sono stati sottolineati.

Raffaele Ladu

Fai contare il tuo amore

[1] http://www.gay.it/faicontareiltuoamore/

[2] http://yourlife.usatoday.com/sex-relationships/marriage/story/2011-09-27/Census-131729-gay-couples-report-theyre-married/50570072/1

[3] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/28/us-census-shows-131297-gay-marriages/

[4] http://www.facebook.com/pages/Fai-Contare-il-Tuo-Amore-Coppie-Gay-Lesbiche-Etero-nel-Censimento-2011/211413092251942

Ricordiamo che nel censimento italiano del 9 Ottobre 2011 è possibile dichiararsi coppia convivente anche se non si è sposati, ed anche se la coppia è lesbica o gay - le istruzioni le trovate in [1].

Vi preghiamo di approfittare dell'occasione per dare una stima il più possibile veritiera della consistenza delle famiglie arcobaleno in Italia - il dato verrà reso anonimo e quindi non compromette chi vuol rimanere velato.

L'importanza di questo dato viene evidenziata dal rilievo che sta avendo negli USA il medesimo dato tratto dal censimento 2010 [2, 3]: risulta che 131.729 coppie lesbiche o gay sono unite in matrimonio (od equivalenti come l'unione civile o la convivenza registrata), circa il 20% delle 646.464 coppie arcobaleno conviventi - per sottrazione, risulta che quelle non sposate (od equivalenti) sono 514.735.

In America, i sostenitori dell'eguaglianza nel matrimonio pensano che questi numeri li aiuteranno molto; per meglio diffondere il messaggio, vi consiglio di cliccare sul link [4] e poi su "mi piace".

Raffaele Ladu

Come sperperare il denaro pubblico

[1] http://www.advocate.com/News/Daily_News/2011/09/26/Dems_to_John_Boehner_Your_Lawyer_Is_Unreasonable/

Il presidente Obama ha dato istruzioni al Dipartimento di Giustizia di non difendere più in tribunale il DOMA (Defense of Marriage Act), cioè la legge che vieta al governo federale di riconoscere i matrimoni arcobaleno, e consente ai singoli stati di disconoscere quelli celebrati negli altri stati, in quanto lo ritiene incostituzionale (se ne è già parlato qui).

Il Congresso, che ora è a maggioranza repubblicana, ha deciso allora di assumere l'avvocato Paul Clement perché difendesse il DOMA in tribunale; da buon avvocato, questi ha presentato al cliente (il Congresso) una memoria difensiva in cui era scritto che la discriminazione contro lesbiche e gay era giusta perché:

- i gay sono genitori meno validi (inferior parents);
- essere gay è una scelta;
- le persone LGBT non sono vittime abituali di discriminazione, perciò non devono essere considerate un gruppo sociale da proteggere.

Diversi rappresentanti democratici (tra cui i quattro gay dichiarati) hanno scritto al presidente della Camera dei Rappresentanti John Bohmer che l'avvocato che il Congresso ha assunto è un "incapace" (unreasonable), in quanto ha citato studi vecchi ed ormai screditati, ed alcuni scienziati da lui citati (come Lisa Diamond - vedi qui) hanno protestato dicendo che quello che hanno scritto è stato completamente frainteso.

Se il DOMA riesce ad essere difeso soltanto da avvocati del genere, vuol dire che la sua fine è segnata :-)

Raffaele Ladu

Obama contro i repubblicani per un soldato gay

[1] http://www.huffingtonpost.com/2011/09/22/republican-debate-dadt-repeal-rick-santorum_n_977105.html

[2] http://www.advocate.com/News/Daily_News/2011/09/24/Gary_Johnson_Condemns_Booing_GOP_Front-runners_Are_Silent/

[3] http://www.advocate.com/News/Daily_News/2011/09/26/Obama_Booing_of_Gay_Soldier_Not_Reflective_of_Who_We_Are/

Il 23 Settembre 2011 il soldato americano Stephen Hill ha fatto pervenire dall'Iraq (in cui rischia la vita, come ogni buon soldato) ad un dibattito tra i principali aspiranti repubblicani alla presidenza degli USA, un videoclip in cui spiegava che fino alla settimana prima aveva dovuto mentire sul suo orientamento sessuale per aver l'onore di difendere la patria ed i suoi concittadini, e chiedeva ai candidati repubblicani se davvero volevano reistituire il DADT (ovvero il divieto per i soldati gay e lesbici di palesare il proprio orientamento sessuale).

Il video è stato subissato di fischi dal pubblico, e nessuno dei principali candidati (Mitt Romney, Rick Perry, Newt Ginrich) ha cercato di interromperli, o si è dissociato in seguito. L'unico aspirante repubblicano a farlo è stato Gary Johnson.

Questo modo di fare ricorda il modo in cui i nazisti trattavano gli eroi di guerra ebrei, che contrariamente a quello che pensava Hitler, durante la Prima Guerra Mondiale avevano combattuto fino all'ultimo per il loro paese.

Obama ha rimesso le cose a posto dicendo che fischiare un soldato in Iraq perché gay, così come giubilare per chi muore perché non può permettersi le cure che lo salverebbero, non fa parte del modo di essere americano.

Raffaele Ladu

Omofobia ed outing, in America ed Italia

Scalpore ed un feroce dibattito ha suscitato nella comunità LGBT l'iniziativa di alcuni blogger di pubblicare una lista di politici italiani omofobi ma gay; chi ha difeso l'iniziativa si è rifatto al precedente del giornalista Michelangelo Signorile, che smascherava i politici americani gay ed omofobi sulla rivista americana "Advocate" (la potete leggere qui); tra gli oppositori c'è Imma Battaglia, che avverte che gli italiani non sono disposti ad indignarsi per l'incoerenza dei politici come fanno gli americani, e l'associazione radicale "Certi Diritti", che paventava la possibilità che le persone così smascherate non facessero altro che chiedere pubblicamente perdono al papa.

Credo che Imma Battaglia abbia mancato il bersaglio, e "Certi Diritti" abbia invece detto con ironia una profonda verità; nello spiegare la mia posizione devo ringraziare innanzitutto Giovanni Dall'Orto ed il suo concetto di "tolleranza repressiva", a cui mi sono ispirato a più riprese.

Quando si valuta la condizione delle persone LGBT in un certo paese, occorre misurare il "soffitto" ed il "pavimento", ovvero il massimo a cui queste persone possono aspirare, ed il minimo a cui possono essere costrette.

In Italia il soffitto è molto più basso che negli USA - in sei stati americani ed a Washington DC vige l'eguaglianza nel matrimonio, ed un professionista della salute mentale con le superstizioni (concetti medici non sono certo) della Paola Binetti viene ignominosamente espulso dall'ordine - ma il pavimento è molto più alto, visto che non capita di trovare in Italia una parlamentare come Sally Kern, deputata repubblicana alla Camera dell'Oklahoma.

Costei (leggete qui) ha detto che i gay sono peggiori dei terroristi, perché i terroristi avranno ucciso in America sì e no cinquemila persone, mentre i gay, diffondendo l'AIDS, centinaia di migliaia; e, sempre secondo la Kern, i gay sono anche un pericolo per la fibra morale della nazione, in quanto usano i media per convincere che l'omosessualità è una cosa normale e naturale.

Sto cominciando a leggere questo libro:
e posso dire che in ogni pagina vengono riprodotti gli stessi argomenti di Sally Kern, applicati però agli ebrei: gli ebrei sono portatori di malattie ripugnanti e contagiose, e sono un pericolo per l'ordine sociale.

Questo tipo di omofobia non è esclusiva di Sally Kern; nel libro (già recensito qui)
si legge che gli omofobi d'oltreoceano sono molto affezionati all'argomento "sanitario": sono convinti che certe pratiche erotiche, a loro avviso particolarmente antiigieniche, siano esclusive dei gay, e questo rende ogni singolo gay un "untore" ed un pericolo per la salute pubblica. Il fatto che questi argomenti siano stati già usati contro gli ebrei, a quanto pare non allarma in America chi non è ebreo (cioè il 98% della popolazione).

Se per gli omofobi americani ogni singolo gay è pericoloso, allora per costoro è intollerabile dare il voto ad uno di loro, ed è per questo che l'outing in America ha avuto un certo successo; ma non è la stessa cosa in Italia.

Gli stereotipi di tipo pseudosanitario sono diffusi anche in Italia, ma la maggior parte degli omofobi italiani sa benissimo che anche gli etero fanno quello che fanno lesbiche e gay e, sebbene l'Italia abbia in questo il primato europeo, la speranza di vita alla nascita nel nostro paese (80,3 anni) supera quella degli USA (78,2 anni) - eppure la spesa sanitaria italiana (9,5% del PIL) è abissalmente inferiore a quella USA (17,4%), secondo i dati OCSE del 2009, e la prevalenza dell'AIDS, secondo questo sito e nel 2009, è dello 0,3% in Italia e dello 0,6% negli USA.

Un omofobo italiano non può perciò sostenere che i gay sono un pericolo per la salute pubblica senza rendersi ridicolo; ma per lui i gay sono pericolosi per un altro motivo, specificamente culturale.

La società italiana, così come quella americana e quasi tutte le società del mondo, si basa sul principio dell'"eterosessualità obbligatoria"; ma non basta avere rapporti con persone del proprio sesso per sfidare codesto principio: occorre essere convinti che quel principio è una sciocchezza e volerlo soppiantare con il pluralismo degli orientamenti sessuali.

Ad un omofobo all'italiana non dà fastidio che esistano MSM (uomini che fanno sesso con altri uomini) e WSW (donne che fanno sesso con altre donne); dà fastidio che queste persone facciano causa comune, sviluppino una subcultura, rivendichino per sé i diritti che spettano ad una minoranza etnica o linguistica, e si dichiarino pubblicamente lesbiche o gay - sfidando così l'eterosessualità obbligatoria.

La bocciatura della legge contro l'omofobia non era volta contro gli MSM e le WSW, ma contro la possibilità di riconoscere nelle lesbiche e nei gay dei gruppi sociali meritevoli di tutela - cosa che avrebbe significato privare l'eterosessualità del monopolio degli spazi e del discorso pubblico, ed avrebbe aperto la strada all'estensione della Legge Mancino alla tutela contro le discriminazioni per orientamento sessuale ed identità di genere.
Gli ebrei possono confrontare questo con la loro storia, visto che il conte di Clermont-Tonnerre disse nel 1789 all'Assemblea Nazionale: "Si accordi tutto agli ebrei come individui, ma non come nazione", e sanno quanto quel principio abbia fatto loro male, in Francia ed altrove.

Un mio amico ebreo (non gay) aveva spiegato molto bene la situazione dicendo che essere omosessuali è come parlare una lingua diversa: chi parla questa lingua cerca altre persone con cui conversare, e magari fonda insieme con loro un club; ed alla lingua segue per forza di cose la poesia, embrione della letteratura, che è madre della cultura; e quando nasce una cultura, ci vogliono anche giornali, scuole ed accademie per diffonderla, tramandarla e perfezionarla - e guai al governo che cerchi di proibire l'uso pubblico od ufficiale di codesta lingua minoritaria!

I nostri politici MSM e WSW che ciononostante praticano l'omofobia all'italiana non lo hanno capito, e fanno la figura di chi usa la propria lingua materna solo per risolvere i cruciverba, pur di non scalfire il monopolio della lingua dominante.
Parlo di politici MSM e WSW anziché di politici gay omofobi perché credo che sia necessario distinguere il comportamento dall'autoidentificazione.

Il caso più semplice è quello di molte donne che si dichiarano lesbiche, ma ciononostante hanno anche rapporti sessuali con uomini, e non vedono in questo una contraddizione; altro semplice caso è quello delle persone che per mancanza di partner dell'altro sesso (prigionia, navigazione) hanno rapporti con persone del proprio sesso pur senza smettere di dichiararsi eterosessuali.

Ed abbiamo conosciuto, nel quadro dello Sportello Migranti, degli MSM mussulmani che rifiutavano di dichiararsi gay - cosa che complicava le pratiche per l'asilo politico, ma non riduceva certo la loro attività sessuale.

Quello che penso è che, se la lista ha un minimo di attendibilità, ha solo svelato dei politici MSM o WSW, non delle lesbiche o dei gay, perché manca il requisito dell'autoidentificazione con questi gruppi sociali e della condivisione della loro cultura.

Non c'è quindi contraddizione tra le loro inclinazioni ed il loro comportamento politico, né ai loro stessi occhi né a quelli dei loro elettori, a quali non interessava votare un uomo che facesse sesso solo con donne oppure una donna che facesse sesso solo con uomini, ma persone che sostenessero l'eterosessualità obbligatoria.

Questa è l'omofobia all'italiana, che Giovanni Dall'Orto aveva a suo tempo chiamato "tolleranza repressiva".

Da questo punto di vista l'associazione radicale "Certi Diritti" ha perfettamente ragione: il massimo che questa lista potrebbe ottenere è indurre le persone elencate a chiedere l'assoluzione al papa per le loro "debolezze della carne".

E siamo fortunati che non sono abbastanza sofisticate da tentare il gioco del dichiarare orgogliosamente: "Io non sono gay/lesbica, sono MSM/WSW; chi ha compilato la lista ha detto perciò il falso e va condannato per diffamazione, non per violazione della privacy."

Un gioco così distruggerebbe in poche udienze il lavoro svolto dal 1980 per far capire che non ci si può accontentare di essere MSM o WSW, e che sostituendo l'eterosessualità obbligatoria con il pluralismo degli orientamenti sessuali tutti vivono meglio, anche chi si dichiara etero.

Per fare questo occorre andare contro la radicata tendenza dello stato italiano a schiacciare le minoranze, anziché sostenerle - come ben sanno le minoranze religiose, etniche e linguistiche del nostro paese.

Raffaele Ladu

Obama parla all'ONU dei diritti LGBT

[1] http://www.whitehouse.gov/the-press-office/2011/09/21/remarks-president-obama-address-united-nations-general-assembly

[2] http://www.whitehouse.gov/blog/2011/09/22/we-must-stand-rights-gays-and-lesbians-everywhere

[3] http://www.advocate.com/News/Daily_News/2011/09/22/Archbishop_Dolan_Tells_Obama_to_End_War_on_DOMA/

[4] http://www.advocate.com/News/Daily_News/2011/09/21/Obama_Addresses_Global_Gay_Rights_in_UN_Speech/

Il 21 Settembre 2011 il presidente degli Stati Uniti Barack Hussein Obama ha tenuto un discorso all'Assemblea Generale dell'ONU - lo potete leggere in [1].

L'argomento principale del discorso era la pace ed il conflitto israelo-palestinese - e si può dire che quello che ha detto Obama in proposito è piaciuto solo al governo israeliano di destra, ed agli ebrei americani che si erano dimostrati pronti a negargli il voto il prossimo anno se non si fosse schierato con Israele anche quando sbaglia.

Ma c'è un brano molto interessante che vi traduco in italiano (sottolineature, corsivi e grassetti sono miei):

(quote)

E per garantire che le nostre società raggiungano il loro potenziale, noi dobbiamo consentire ai nostri cittadini di raggiungere il loro. Nessun paese può permettersi la corruzione che infesta il mondo come un cancro. Insieme dobbiamo governare la forza delle società aperte e delle economie aperte. Ecco perché noi ci siamo associati con dei paesi di tutto il mondo per varare una nuova iniziativa sul governo aperto che aiuti ad assicurare la responsabilità e a dare potere ai cittadini. Nessun paese dovrebbe negare alle persone il loro diritto alla libertà di parola ed alla libertà di religione, ma altresì nessun paese dovrebbe negare alle persone i loro diritti a causa di coloro che amano, e questo è il motivo per cui ovunque sosteniamo i diritti dei gay e delle lesbiche.

E nessun paese può realizzare il suo potenziale se metà della sua popolazione non può realizzare il proprio. Questa settimana, gli Stati Uniti hanno firmato una nuova Dichiarazione sulla Partecipazione delle Donne. L'anno prossimo noi tutti dovremmo annunciare i passi che stiamo prendendo per spezzare le barriere economiche e politiche che ostacolano il progresso delle donne e delle ragazze. Questo è quello che esige il nostro impegno per il progresso umano.

I know there's no straight line to that progress, no single path to success = So che non c'è una linea diretta per questo progresso, un'unica strada per il successo. Noi veniamo da diverse culture, e portiamo sulle spalle diverse storie. Ma non dobbiamo mai dimenticare che anche se noi ci riuniamo qui come capi di diversi governi, noi rappresentiamo dei cittadini che condividono le medesime aspirazioni fondamentali - vivere con dignità e libertà, conseguire un'istruzione e sfruttare le opportunità; amare le nostre famiglie, ed amare ed adorare il nostro Dio; vivere nel tipo di pace che rende la vita degna di essere vissuta.


(unquote)

La frase che ho riportato in corsivo ha il suo significato ovvio nella traduzione che ho fornito; ma in inglese "straight" non vuol dire solo "diretto", vuol dire anche "eterosessuale" - e la parola "single" non ha bisogno di spiegazioni; quindi Obama potrebbe passare alla storia non solo come il primo presidente americano della storia a difendere all'ONU i diritti di gay e lesbiche (cosa che la sua assistente Samantha Power non ha mancato di evidenziare in [2]), ma anche il primo a dare un tocco "queer" al suo discorso, quando si concede un gioco di parole che potrebbe essere così tradotto:

"Lo so che non c'è una modalità etero per questo progresso, una via univoca al successo."

Questa frase avrebbe fatto la felicità di Freud, e penso che non sia stato un lapsus, ma la deliberata strizzata d'occhio di un grande oratore alla comunità LGBT americana e mondiale, per dimostrare che Obama conosce i loro problemi e sa parlare il loro linguaggio.

Ora bisogna vedere come reagirà Obama alle per nulla velate minacce della chiesa cattolica, di cui parla l'articolo [3]; ringrazio la rivista "Advocate" per aver segnalato e commentato il discorso di Obama in [4].

Raffaele Ladu

Teorie queer e questione ebraica - 1/2 - Un comune destino

Ho letto ed acquisito al Milk questo libro:
e cerco di riferirvi quello che mi ha lasciato impresso; non è un libro facile, e per giunta si presenta come una raccolta di saggi di diversi autori su argomenti eterogenei - che costringono il lettore ad operare la propria personale sintesi.

Non mi pare il caso di riassumere i singoli saggi singolarmente - vi riferisco quello che da tutto il libro ho imparato, e mi riservo di correggerlo sulla base di ulteriori letture.

E' quasi un luogo comune che ebrei ed omosessuali hanno qualcosa in comune - se non altro per essere finiti entrambi nei campi di concentramento nazisti; non ci sono finiti per caso insieme, ma prima di spiegare il perché (od alcuni dei perché) devo fare il pignolo, ricordare che i confronti sono utili quando evidenziano non solo le somiglianze ma anche le diversità, e precisare che, mentre ebrei e rom sono stati oggetto di sterminio per "dolo specifico", ovvero i nazisti proprio li volevano estinguere e perciò hanno sterminato quasi sei milioni di ebrei e mezzo milione di rom, gli omosessuali lo sono stati per "dolo eventuale" - ovvero i nazisti li sottoponevano ad un regime durissimo, accompagnato da scherni, molestie e sevizie anche da parte degli altri prigionieri, che portò ad un tasso di mortalità di circa il 60%, il più elevato tra tutte le categorie di prigionieri che non furono oggetto di sterminio diretto.

Altro punto fermo, quello da cui ci conviene partire, è che sia i gay che gli ebrei hanno avuto uno stereotipo in comune: l'essere dei pervertiti sessuali. Quasi nessuno ormai ci prova a dirlo degli ebrei (una traccia dello stereotipo resta nelle molte barzellette sulla circoncisione, di cui si dubita sempre che alteri la vita sessuale degli ebrei), ma molti continuano ad insinuare che i gay corrompano i bambini, se non addirittura che li rapiscano, sevizino ed uccidano.

Quest'insinuazione nel caso degli ebrei ha un nome specifico: "accusa del sangue", ovvero la credenza che gli ebrei plagiassero la pasqua cristiana rapendo, salassando ed uccidendo un bambino cristiano, in quanto il suo sangue avrebbe avuto poteri taumaturgici.

Chi vuole una confutazione di questa menzogna non ha che da ricordare che in tutti i processi dell'inquisizione (vedi anche qui) le confessioni degli imputati rispecchiavano molto bene la teologia di chi li interrogava, e quando questa teologia si evolveva, anche le confessioni la seguivano come l'intendenza di napoleonica memoria - in una parola, anche quando non si possono provare le torture a danno di imputati e testi, si può sempre sospettare il plagio da parte degli inquisitori; chi non si accontenta di questa confutazione generale può leggere utilmente questo libro:

Quello che però vale la pena osservare è che le descrizioni di questi presunti rapimenti ed omicidi di bambini somigliano molto a quelle dei delitti che commetterebbe un pedofilo - insinuando così che gli ebrei avrebbero fatto queste cose non solo in odio alla religione cristiana, ma anche per soddisfare turpi voglie.


Più in generale, una delle sventure degli esseri umani è che è più facile definire un gruppo sulla base delle persone che esclude che sulla base delle persone che include; e maggiori sono le differenze tra gli inclusi e gli esclusi, più facile è distinguere i primi dai secondi - ed è inevitabile perciò che chi vuol distinguere a forza due gruppi umani, attribuisca loro costumi sessuali antitetici.


Quando, verso il 12° secolo, l'Europa cristiana s'impegnò nelle Crociate, e sentì perciò l'urgente bisogno di distinguere coloro che includeva (i cristiani) da coloro che escludeva e combatteva (gli ebrei ed i mussulmani), agli esclusi non fu solo riconosciuta una religione diversa da quella dominante, ma anche attribuita una sessualità dissimile da quella dominante.


Guarda caso, mentre nell'11° secolo il Liber Gomorrhianus composto da San Pier Damiani nel 1049 aveva procurato al suo autore non l'amicizia, ma l'inimicizia dei papi Leone 9° ed Alessandro 2° (vedi qui), che non vedevano nella "sodomia" del clero un grosso problema, nel 1102 il Sinodo di Londra dispone che i fedeli siano informati della gravità di questo peccato, e lo confessino - e nel medesimo paese e nel 1182 abbiamo il primo esempio di "accusa del sangue", secondo cui a Norwich un ragazzo di nome William sarebbe stato rapito ed ucciso dagli ebrei della città (vedi anche qui).


In un libro di cui ho letto solo la recensione (lo acquisirò al Milk), ovvero:
avverte che anche nella letteratura inglese (non so se siano stati fatti studi analoghi nella letteratura italiana o di altre culture) l'ebreo è stato l'oggetto di quella che un teorico delle relazioni oggettuali chiamerebbe "identificazione proiettiva", ovvero il ricettacolo di tutto ciò che di sé rifiutava il dominante maschio bianco, etero e cristiano.


Poiché l'ideale di maschio dominante è cambiato con il tempo, anche ciò che si proiettava sugli ebrei con il tempo è cambiato - con il paradossale risultato che agli ebrei sono state attribuite caratteristiche contraddittorie ed incompatibili, in quanto proiettate su di loro in momenti storici diversi, e che nessuno si è mai curato di staccare da loro.


Per la precisione (vedi qui), Biberman afferma che lo stereotipo dell'ebreo "satanico", aggressivo, feroce, "ipervirile", è servito ad autori come Shakespeare, Milton, Marlowe, eccetera, a guidare la transizione dal modello del cavaliere al modello dell'uomo d'affari - con l'ebreo nella parte della persona obbligata a recitare un ruolo obsoleto, così come obsoleta sarebbe la sua religione.


In seguito quello che era "ipervirile" diventa "normativo", ed all'ebreo per contrasto viene attribuita la nomea di "sissy = femminuccia". Nella recensione al libro di Biberman non viene spiegato quando sarebbe accaduta la seconda transizione, ma il libro di cui sto parlando, "Queer Theory ...", la pone nel 19° secolo - secolo di nazionalismi, colonialismi ed imperialismi.


Una cosa che è diventata senso comune almeno dalla pubblicazione della "Storia della sessualità" di Michel Foucault è che la "sessualità" è nata solo nel 19° secolo dell'era volgare, quando si è cominciato a classificare gli individui sulla base di ciò che desideravano: quello che per la teologia cristiana (ma anche ebraica e mussulmana) era tuttalpiù un recidivo nel peccato di "sodomia", diveniva ora l'"omosessuale", una persona con una particolare struttura della personalità.



L'osservazione di Foucault è valida, se non la si prende tanto alla lettera da credere che prima che Kàroly-Mària Kertbeny coniasse il termine "omosessuale" nel 1869 non si fosse capaci di indurre dal comportamento di una persona la sua indole, e non si fosse perciò capaci di distinguere le persone a seconda dei loro desideri sessuali.


La distinzione tra i vari orientamenti sessuali nasce dall'esigenza ottocentesca di razionalizzare e massimizzare: se la procreazione, obbiettivo tradizionale di tutte le società, ed in particolar modo di quelle la cui religione dominante è abramitica, diventa un'ossessione (perché il numero è potenza), allora occorre individuare coloro che sono inadatti al compito, o perché dotati di tratti genetici indesiderabili (e, guarda caso, l'inventore dell'eugenetica moderna, Sir Francis Galton, provò a sovrapporre molte fotografie di volti ebrei nel tentativo di individuare il viso ebraico puro), oppure perché psichicamente inadatti a formare una famiglia (il "Compendium der Psychiatrie" di Emil Kraepelin fu pubblicato nel 1883), o perché non desiderano rapporti sessuali di tipo procreativo (a Kertbeny si può aggiungere Richard von Kraft-Ebbing, che pubblicò nel 1886 il testo "Psychopathia Sexualis").


L'associazione tra ebraicità e condotta sessuale deviante, moneta corrente in Europa almeno dal 12° secolo, non è cessata nel 19° secolo, anzi; mentre fino ad allora l'essere "giudei" o l'essere "sodomiti" era considerato una scelta (uno poteva cessare di essere ebreo battezzandosi, uno poteva smettere di compiere atti "sodomitici"), ora essere "ebrei" diventava una questione di razza (e quindi l'ebraicità diventava una caratteristica irrimediabile della persona - se ne ricorderanno le legislazioni antisemite nazista e fascista), e l'essere "omosessuali" una questione di indole, presumibilmente ereditaria.


Ci sono persone contemporaneamente gay ed antisemite (potrebbe essere stato il caso di Richard Wagner - vedi qui), ma il caso che più ci interessa è quello della persona nello stesso tempo ebrea e gay, ovvero la più distante dal modello ideale di maschio cristiano/ariano e sessualmente "normale"; secondo "Queer Theory ...",  un'interessante analisi del problema, l'ha data Marcel Proust nella sua monumentale "Alla ricerca del tempo perduto".


La madre di Marcel era una donna ebrea che aveva sposato un cattolico, e lasciato che Marcel fosse battezzato ed educato come tale; per la legge religiosa ebraica, lui era ebreo, ma era più facile per lui nella Francia a cavallo tra il 19° ed il 20° secolo ammettere di essere gay che di essere ebreo, ed i suoi personaggi riflettono i tormenti della sua identità ebraica, intrecciata alla sua autocoscienza gay. Ne riparleremo.


Va detto che lo stereotipo dell'ebreo "mollaccione", "effemminato" e "degenerato" attecchì in certa misura fra gli stessi ebrei europei, anche se evitarono di intenderlo in modo (omo- o tran-)sessuale; l'esempio più noto è dato dal sionista Max Nordau, che coniò il termine "muskel-Judentum = muscol-ebraismo" per indicare il suo obbiettivo di rendere fisicamente e moralmente forte la gioventù ebraica, e pubblicò un libro chiamato "Degenerazione", che però parla della civiltà europea in generale, non degli ebrei in particolare.


Queste idee non erano solo di Nordau: tutti i sionisti volevano rigenerare il popolo ebraico, ed il mezzo più appropriato per Theodor Herzl, il fondatore del moderno sionismo politico, era la creazione di uno stato degli ebrei in Palestina; i più smaliziati commentatori ebrei del tardo 20° secolo - primo 21° secolo, che pur ammirando Herzl e successori si interrogano su quello che hanno conseguito, non si sono risparmiati il gioco di parole "Palestine = Phallus-tine", ovvero hanno messo in evidenza che obbiettivo del movimento sionista non era solo una patria, ma la possibilità per gli ebrei di conseguire una piena mascolinità loro negata in Europa.


A questo proposito, "Queer Theory ..." esamina al microscopio la genesi di alcune delle dottrine freudiane, osservando che sono quelle che ci si potrebbe aspettare da una persona in condizione "postcoloniale".


"Postcoloniale" è la persona che appartiene ad un popolo suddito, e l'ebreo Freud era più tollerato che rispettato nella Vienna di fine ottocento; le persone "postcoloniali" sono obbligate a vigilare attentamente su se stesse per non attirare la riprovazione o la punizione dei dominatori - e la psicoanalisi legittima questo tipo di autosorveglianza.


Non solo: il maschio "postcoloniale" si sente menomato nella propria mascolinità, perché non ricopre un ruolo dominante, e per reazione può sviluppare misoginia ("non sono una femminuccia"), omofobia ("non sono una checca"), e razzismo ("non sono come quella razza lì") od antisemitismo (un ebreo può interiorizzare l'antisemitismo, magari non negando di essere ebreo, ma precisando: "Non sono mica come gli altri ebrei io!"); tutti questi atteggiamenti si possono rinvenire in Freud, e sebbene le teorie freudiane contengano anche l'antidoto ad essi, Freud non sempre seppe farne uso.


Va detto che non tutti in Europa condividevano la visione dell'ebreo come "effemminato": Biberman osserva che la narrativa di genere gotico, e specialmente le storie di vampiri, riattivano la visione dell'ebreo "satanico"; io ho notato che il film "Nosferatu" di Murnau, benché artisticamente valido, contiene grevi allusioni antisemitiche; ed il mio amico Daniele Speziari ha riferito che questo libro:
avverte nella prefazione che il vampiro può simboleggiare benissimo anche l'omosessuale, non solo l'ebreo, in quanto il vampiro riconosce altri vampiri, ma riesce a dissimularsi a chi non lo è, e di questo approfitta per nuocere alle altre persone ed alla società.


Nella società europea, l'"altro" è stato simboleggiato soprattutto da due figure: l'ebreo ed il gay - che spesso venivano confusi insieme, ed ad essi si attribuivano analoghe nefandezze. Non è un caso che abbiano condiviso tale destino anche nei campi di concentramento nazisti.


E, guarda caso (vedi qui), in Italia la promulgazione delle leggi razziali del 1938-XVI (è stato veramente un anno da culo) ha avuto come effetto collaterale l'impennata dei confinati per "pederastia", in quanto i "pederasti", pur non commettendo formalmente alcun reato, nuocevano alla qualità della razza italiana.


E' giusto ricordare insieme lo sterminio degli ebrei e le persecuzioni contro lesbiche e gay; dovrei ora parlare anche di somiglianze e differenze tra identità ebraica ed identità LGBT (lesbica, gay, bi, trans), ma penso che sia meglio scrivere un altro articolo.

Raffaele Ladu

Il governo inglese intende introdurre il matrimonio arcobaleno entro il 2015

[1] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/17/uk-equalities-minister-lynne-featherstone-officially-announces-gay-marriage-policy/

[2] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/16/david-cameron-emphatically-in-favour-of-gay-civil-marriage/

[3] http://www.liberal-international.org/editorial.asp?ia_id=2114

[4] http://www.yogyakartaprinciples.org/

Dopo il governo scozzese (vedi qui), anche il governo inglese intende lanciare nel Marzo 2012 una consultazione sulla possibilità di introdurre il matrimonio arcobaleno in Inghilterra.

Lo ha annunciato [1] il 17 Settembre il ministro (donna) inglese alle eguaglianze, Lynne Featherstone, ad una conferenza del suo partito, i liberal-democratici.

Il suo partito così fa la sua parte per implementare la Risoluzione di Manila dell'Internazionale Liberale [3] a cui appartiene, che dichiara che i diritti LGBT sono diritti umani e che devono essere sostenuti da tutti i liberali, nonché i principi di Yogyakarta [4], che ancorano i diritti LGBT al diritto internazionale.

Ma non è solo una battaglia liberale: [2] riferisce che il premier David Cameron, conservatore, è "enfaticamente a favore del matrimonio gay", ed è stato lui a spingere il governo su questa strada, e ad insistere che il matrimonio gay diventi legge entro la fine della legislatura - prevista per il 2015.

La chiesa cattolica ovviamente abbaia, ma non può mordere in un paese il cui premier non va a puttane di notte per rendersi ricattabile di giorno.

Raffaele Ladu

L'ILGA viene (ri)ammessa all'ECOSOC

[1] http://ilga.org/ilga/en/index.html

[2] http://ilga.org/ilga/en/article/857

[3] http://ilga.org/ilga/en/article/858

[4] http://ilga.org/ilga/en/article/861

[5] http://ilga.org/ilga/en/article/n5GebHB1PY

[6] http://ilga.org/ilga/en/article/n5LT7nR1rI

[7] http://en.wikipedia.org/wiki/International_Lesbian,_Gay,_Bisexual,_Trans_and_Intersex_Association#Controversy_and_loss_of_UN_consultative_status

[8] http://fondazionemassimoconsoli.blogspot.com/2011/07/ecosoc-vota-per-attribuire-allilga-lo.html

[9] http://www.radicicristiane.it/notizia.php/id/54/OMOSESSUALITA-:-il-Parlamento-della-Lettonia-resiste-alle-pressioni-UE-

L'ILGA [1] (International Lesbian and Gay Association) è l'organizzazione internazionale di lesbiche, gay, trans* ed intersessuali; in [2] e [3] potete leggere la sua costituzione e le sue disposizioni permanenti.

Il 25 Luglio 2011 ([5], [6]), è stata riammessa nell'ECOSOC, il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite, da cui era stata espulsa nel 1994 dopo essere stata ammessa per la prima volta nel 1993.

I motivi li trovate spiegati in [7] ed [8]: in quell'epoca facevano parte dell'ILGA organizzazioni pedofile, che poi sono state espulse, e nel 2006 è stato promulgato il documento [4], che esprime la posizione dell'ILGA contro la pedofilia e per la protezione dei bimbi.

Ci sono voluti anni, ma alla fine questi sforzi sono stati premiati: l'ILGA ha convinto l'ECOSOC a riammetterla, con status consultivo. Questo dovrebbe por fine agli sforzi di screditarla portati avanti da organizzazioni come quella che ha pubblicato l'articolo [8].

Raffaele Ladu

Ora sui passaporti australiani si può scrivere "Genere = X"

[1] http://www.edgeonthenet.com/news/international/news//124636/%E2%80%99x%E2%80%99_now_a_gender_option_in_australian_passports

[2] http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/15/news/svolta_per_i_transessuali_basta_una_x_sul_passaporto-21699928/?ref=HRER2-1

[3] http://www.esteri.it/MAE/doc/Specifiche_pass_italiani.pdf

La notizia la potete leggere in inglese (su un blog gay molto preciso) ed in italiano (con qualche imprecisione): sui passaporti australiani ora è possibile scrivere "Genere = X" anziché "maschio" o "femmina".

L'articolo [1], in inglese, precisa che questa scelta è riservata agli intersessuali, mentre le persone transgender devono mostrare un certificato medico che precisi il genere a cui hanno scelto di appartenere - sarà quello e non il "sesso anatomico" a comparire sul passaporto. Questo già dall'anno scorso era consentito anche negli USA.

Tra parentesi, [1] si premura di precisare che i passaporti elettronici redatti secondo lo standard ICAO (International Civil Aviation Organization = Organizzazione Internazionale dell'Aviazione Civile) consentono già di scrivere "Genere = X", quindi anche il nostro paese (vedi [3]) potrebbe adeguarsi senza problemi.

Ovviamente, come precisa [2], quello che vale per il passaporto non vale per gli atti di nascita - il passaporto è un documento redatto secondo le norme federali australiane, gli atti di nascita secondo le norme di ogni singolo stato del Commonwealth australiano.

Raffaele Ladu

Kaleidoscope, la nuova organizzazione LGBT inglese dal respiro internazionale

[1] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/12/new-charity-kaleidoscope-to-support-gays-and-lesbians-abroad/

[2] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/14/speaker-launches-gay-rights-group-kaleidoscope/

"Kaleidoscope = Caleidoscopio" è la nuova organizzazione inglese che intende promuovere i diritti LGBT in tutto il mondo, ed ha tra i promotori nientemeno che il primo ministro conservatore David Cameron, che vuole che il Regno Unito diventi un faro dei diritti LGBT.

Non sono riuscito a trovare il sito web di quest'organizzazione; [1] riferisce del patrocinio dato da David Cameron (un conservatore di ben altra pasta rispetto a Silvio Berlusconi), [2] della cerimonia d'inaugurazione, svoltasi con qualche piccola polemica.

Raffaele Ladu

Un college chiede agli studenti: siete gay?

[1] http://www.edgeonthenet.com/?124071

[2] http://public.elmhurst.edu/

[3] http://www.elmhurst.edu/~sage/

[4] http://public.elmhurst.edu/news/archive/128701253.html

L'Elmhurst College, in Illinois, ora chiede ai suoi studenti se sono LGBT. La risposta è facoltativa, e non ha influenza sulle procedure di ammissione; è stata inserita nella domanda di ammissione su richiesta di [3], e lo scopo è quello di meglio tarare le politiche inclusive del college.

Non tutti hanno apprezzato la domanda, ed anch'io mi chiedo se era davvero il caso di farne una tanto esplicita; in [4] trovate la risposta del presidente del college alle perplessità che ha suscitato.

Raffaele Ladu

Repubblicani che non si fidano di repubblicani

[1] http://www.edgeonthenet.com/?124048

[2] http://www.logcabin.org/

[2] è l'unica e notissima associazione americana dei repubblicani LGBT; quanto sia difficile essere LGBT in un partito pieno di omofobi lo mostra [1]: quest'associazione è stata estremamente meritoria quando ha citato in giudizio la Casa Bianca per costringerla ad abrogare il DADT [Don't Ask Don't Tell - la norma che vietava ai non-etero dichiarati di servire nelle forze armate USA], ma non si accontenta, perché vuole che sia dichiarato incostituzionale.

Il governo americano ha già chiesto alla Corte d'Appello del 9° Circuito di respingere la richiesta, visto che l'avvenuta abrogazione della legge rende la questione irrilevante; ma i membri di Log Cabin hanno un ottimo motivo per insistere: il più quotato dei candidati repubblicani alla presidenza degli USA, Michelle Bachmann, è una donna radicalmente omofoba (vedi anche qui) ed ha già promesso di ripromulgare il DADT.

Log Cabin può sostenerla solo dopo averle legato le mani - un caso di repubblicani che non si fidano di repubblicani.

Ma è anche vero che la Casa Bianca sta dando fiato al Log Cabin, dacché l'abrogazione del DADT non sta rendendo giustizia alle persone radiate dalle forze armate perché si era scoperta la loro omosessualità: alcune di loro hanno testimoniato che continuano a ritrovarsi "congedate disonorevolmente", con tanto di divieto di riarruolamento, e non possono chiedere i salari arretrati.

Una dichiarazione di incostituzionalità del DADT cancellerebbe tutto questo.

Raffaele Ladu

Il governo scozzese ha iniziato una consultazione sull'eguaglianza nel matrimonio

[1] http://www.pinknews.co.uk/2011/09/02/scottish-government-launches-gay-marriage-consultation/

[2] http://www.scotland.gov.uk/Resource/Doc/254430/0120640.pdf

[1] informa che il governo della Scozia ha emanato il documento [2], con il quale applica la nobile tradizione del consultare il popolo prima di legislare all'argomento dell'eguaglianza nel matrimonio.

I problemi principali affrontati da [2] sono questi:

1. attualmente le coppie arcobaleno, sia in Inghilterra che in Galles e Scozia, possono contrarre un'unione civile, che dà diritti e doveri paragonabili a quelli del matrimonio; quando queste unioni sono nate nel 2004, era stato vietato di celebrarle in un luogo di culto (anche se era consentito chiedere una benedizione religiosa a cose fatte), ma il divieto è stato abolito l'anno scorso in Inghilterra e Galles - ci si chiede se vale la pena abolirlo anche in Scozia.

Più in generale, il problema è quello del rapporto tra coppie arcobaleno (unioni civili e matrimoni) e comunità religiose; alcune le ammettono, altre no, e non si vuole imporre a chi non le vuole a trovarsi costretta a celebrare un'unione civile od un matrimonio - la consultazione serve anche a trovare la soluzione migliore a questo dilemma.

2. Si vuole continuare sulla strada delle unioni civili oppure si ritiene opportuno passare all'eguaglianza nel matrimonio, in quanto le unioni civili sono percepite come di qualità inferiore? Ed il matrimonio arcobaleno sostituirà le unioni civili, oppure queste continueranno ad esistere, e magari verranno estese alle coppie etero che le preferiscono al matrimonio?

Questo crea dei problemi anche di "diritto internazionale privato"; attualmente i matrimoni arcobaleno contratti all'estero vengono riconosciuti in Inghilterra, Galles e Scozia come se fossero unioni civili; se la Scozia approvasse l'eguaglianza nel matrimonio, bisognerebbe accordarsi con Inghilterra, Galles - e possibilmente con il resto del mondo - perché i matrimoni arcobaleno scozzesi vengano riconosciuti anche altrove, o come matrimoni a pieno titolo o come unioni civili.

In Italia ovviamente queste cose ce le sogniamo soltanto - di scozzese qui abbiamo soltanto la doccia ed il whisky, non le tradizioni di governo.

Raffaele Ladu