Arcigay su appello SNOQ

APPELLO SNOQ, ARCIGAY: "ANCHE I FIRMATARI SI SMARCANO. CHI HA USATO LE LORO FIRME?"

 Bologna, 5 dicembre 2015 - "Abbiamo letto con grande sorpresa e profonda amarezza l'appello di alcune aderenti a "Se non ora quando - libere" e di alcuni personaggi dello spettacolo contro la gestazione per altri (Gpa) diffuso ieri dai media": lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: "Un appello che prende in considerazione un tema molto delicato, sul quale Arcigay e tutto il mondo lgbt sono da sempre disponibili a confrontarsi. Ma sarebbe una grave ingenuità non cogliere il momento particolare in cui quell'appello ha deciso di rendersi pubblico: in Italia attualmente non è in corso alcun dibattito parlamentare sulla Gpa, da sempre vietata nel nostro Paese e alla quale alcune coppie italiane sterili (nella stragrande maggioranza eterosessuali) fanno ricorso all'estero.

La Marcia dei Diritti - Vicenza e Roma - 12 Dicembre 2015

CI SIAMO! E' giunto il momento in cui anche nel nostro paese siano riconosciuti i diritti e l'uguaglianza per tutti i tipi di amore. 

Sabato 12 Dicembre a Vicenza, marceremo per i diritti civili e la laicità. 

CI SIAMO nasce da un bisogno di partecipazione estesa in un momento storico, ossia quello che ruota attorno alla approvazione di una legge che garantisca diritti e doveri alle coppie dello stesso sesso. Noi chiediamo che vi sia equiparazione tra cooppie etero sposate e le coppie LGBT del nostro paese.

Non possiamo più permettere che il nostro paese rimanga il fanalino di coda in Europa e nel mondo, perciò Sabato 12, venite tutti a marciare con noi:

La manifestazione è promossa da un gruppo di associazioni e movimenti lgbt e non del Veneto, aderite e partecipate, sia come singoli che come associazioni, movimenti o altro.

La Marcia dei Diritti di Vicenza è gemellata con quella che nello stesso giorno si svolgerà a Roma.


Potete aderire scrivendo sulla pagina facebook:
https://www.facebook.com/smartinelle.it/ 

Il Consiglio di Stato sui poteri del prefetto in materia di Stato civile

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l Consiglio di Stato sui poteri del prefetto in materia di Stato civile

Con una decisione che certamente farà molto discutere, il Consiglio di Stato con sentenza in data 26 ottobre 2015 ha riformato la decisione del T.A.R. Lazio (sentenza 9 marzo 2015 n. 3907), il quale aveva affermato, insieme ad altri tribunali amministrativi regionali (T.A.R. Lombardia, Friuli;ma in senso conforme al Consiglio di Stato v. T.A.R. Veneto, sentenza 29 luglio 2015), l’illegittimità dei provvedimenti prefettizi di annullamento della trascrizione di matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero.

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L'opinione del sinodo dev'essere irrilevante

UNIONI CIVILI: GRILLINI (GAYNET), PARERE SINODO IRRILEVANTE PER LO STATO
Roma, 24 ott. (AdnKronos) - "I matrimoni gay non si avvicinano nemmeno lontanamente alla famiglia voluta da Dio? Se non fosse per il fiume di danaro che dallo Stato va alla Chiesa cattolica potremmo commentare con una alzata di spalle l'ennesima sparata omofoba del vertice maschile vaticano.

Serata su Unioni Civili e Famiglie omogenitoriali a Open Space

Grande serata stasera ad #openspace - il programma prodotto dalle Iene. Si parlerà di #unionicivili con Francesca Vecchioni, Michela Marzano, Roberto Formigoni e Immanuel Casto che canterà la sua nuova canzone "Da grande sarai frocio" 

Approfondisci su: http://www.openspace.it/

«Le unioni gay sono contro il disegno di Dio»

Finito il Sinodo sulla Famiglia...niente di nuovo. Anzi tutto vecchio e già sentito. Confermato ancora una volta il NO ad ogni tipo di unione omosessuale, definite "contro il disegno di Dio sulla famiglia".

Articolo su gayburg

Sentinelle: Prima in piedi nelle piazze ora nelle scuole

Le “Sentinelle antigender” arrivano in classe, gli studenti si infuriano: “Follia totale
Dopo le Sentinelle in piedi arrivano anche le "Sentinelle Anti-gender" con il compito di entrare nelle scuole e segnalare tutte quelle iniziative, progetti  o programmi educativi in odore di "Teoria del Gender", ma i primi a ribellarsi definendo la cosa "follia"sono gli studenti.

Fonte: articolotre - Leggi l'articolo


Mamma, Papa e Gender. Il nuovo libro di Michela Marzano

«“Gender” non vuol dire cancellare mamma e papà o la differenza tra i sessi» 
 Il nuovo libro della Filosofa Michela Marzano per far luce sul cosa c'è dietro la psicosi da "gender". Intervista sul Corriere della sera :: Leggi

Gone to the dogs - Verona - Fonderia 20.9

Segnalazione di un interessante evento culturale a Verona. Grazie all'associazione Fonderia 20.9 e a Collettivo Domino.

http://www.fonderia209.com/home/gonetothedogs/

Mozione 336 - Comune di Verona - 14.7.1995

La Mozione 336, è un documento proposto da un gruppo di consiglieri comunali di centro destra, estrema destra, tra cui la Lega Nord, depositata in Comune a Verona il 27 aprile 1995. E' la sintesi di un primo documento, il "Documento Padovani" del consigliere Elmo Padovani dell'allora Patto Segni, presentato in Comune e reso pubblico dai media locali e nazionali. Il "Documento Padovani" che aveva contenuti chiaramente omofobici, familisti e antilibertari, suscitò un dibattito forte e a tratti violento nell'opinione veronese durante tutta la primavera-estate 1995. Fu la risposta della destra omofobica e familista veronese (su consiglio di alcuni gruppi di integralisti cattolici cittadini) alla Risoluzione A3-0028/94 "sulla parità di diritti per gli omosessuali nella Comunità Europea", approvata l'anno prima dal Parlamento Europeo. 

Il circolo ARCIGAY-ARCILESBICA VERONA (Unica organizzazione per i diritti Lgbt* presente allora a Verona) organizzò una serie di eventi, manifestazioni ed incontri con esponenti politici e consiglieri comunali al fine di fermare l'approvazione di tale intollerante proposta. Il dibattito uscì dai confini locali per entrare in quelli nazionali ed europei, dopo un infuocato consiglio comunale il 22 giugno, nel quale per la prima volta a Verona e probabilmente anche in Italia, alcuni consiglieri della maggioranza, nei loro interventi, usarono toni apertamente violenti e d'incitamento all'odio verso gay, lesbiche e disprezzo contro le donne. Spiccarono in particolare quelli del consigliere Vittorio Bottoli, con un vergognoso sermone contro l'autodeterminazione delle donne, quello di Gianfranco Carletti, che chiese il "diritto alla cura dei gay" nel senso della riconversione, ma a distinguersi su tutti per la sua gravità, ci fu quello del consigliere della Lega Nord, Romano Bertozzo che pronunciò queste frasi: "«Il brutto, l’osceno, lo schifo è di moda? Lo vogliamo importare qui da noi, per la famiglia? …
Considerando la nostra cultura e paese altamente di fede cattolica, se vogliono e pretendono la par conditio (gli uomosessuali) allora dobbiamo farli “capponi” per la tranquillità di tutti. Noi diamo loro l’unione per vivere assieme e loro cedono alla nostra chirurgia i loro attributi…»." 

La frase scatenò un'ondata d'indignazione, ma anche approvazione e sostegno. Bertozzo qualche giorno dopo fu espulso dalla Lega Nord su diretta richiesta del suo leader Umberto Bossi. A seguito delle dichiarazione del Bertozzo, gli/le attivisti/e di ARCIGAY-ARCILESBICA VERONA chiesero ed ottennero un incontro con la Sindaca Michela Sironi Mariotti, alla quale chiese esplicitamente un suo intervento per il ritiro della mozione presentata. Anche i gruppi di integralisti cattolici, veri ispiratori sia del "Documento Padovani" che della "Mozione 336", con in testa "Famiglia e Civiltà" con il suo leader Palmarino Zoccatelli e "Sacrum Imperium" con Maurizio Ruggiero, chiesero un incontro con la sindaca per chiederle invece di non cedere alle pressione delle organizzazioni "sodomite". La Sindaca (Forza Italia) in seguito, dichiarandosi "equidistante" da entrambe le posizioni, con il suo atteggiamento vigliacco, consentì invece che la mozione rimanesse al suo posto fino alla sua approvazione avvenuta durante un altro infuocato consiglio comunale, il 14 luglio 1995.

Dopo l'approvazione, gli/le attivisti/e presenti tra il pubblico alla seduta, scesero in strada e davanti a Palazzo Barbieri (sede del Comune), per protestare ed attirare l'attenzione su questa vergognosa decisione, al grido di "Siete fuori dall'Europa", bloccarono il traffico sdraiandosi sulle striscie pedonali. Segui, l'intervento immediato dei vigili urbani e dei carabinieri che condussero in caserma glie esponenti del circolo 
ARCIGAY-ARCILESBICA VERONA, denunciati poi per "blocco del traffico" e "manifestazione non autorizzata". L'ondata d'indignazione generale suscitata al seguito dell'approvazione di una mozione con contenuti altamente lesivi della dignità delle persone gay e lesbiche e all'arresto degli attivisti, portò successivamente ad una serie di iniziative pubbliche a livello nazionale ed europeo, tra cui interpellanze parlamentari, petizioni e pronunciamenti di parlamentari europei e commissioni varie. Durante l'estate nacque il Comitato "Alziamo la Testa" composto principalmente dagli/dalle attivisti/e arrestati/e che convocò, il giorno 30 settembre una grande manifestazione di tutto il movimento lgbt+ italiano e di chi si riconosceva nella lotta contro ogni forma di oscurantismo, discriminazione e per l'autodeterminazione delle persone.

Risoluzione A3-0028/94 - Parlamento Europeo 8.2.1994

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Risoluzione A3-0028/94 Documento originale ITA (PDF)
Risoluzione A3-0028/94 Testo ITA (PDF)

Milano: Migliaia contro l'Omofobia di Maroni & CO

In migliaia in piazza contro l'omofobia. 
Le famiglie: "I gay? Malati" 
Grande manifestazione contro l'omofobia a Milano, durante il convegno in difesa delle famiglie "naturali". 
Proteste e polemiche: "Ma sapete se i vostri figli sono gay?". Maroni intanto tira dritto: "Ci sarà un altro convegno durante Expo"


Circa 2mila persone, riunite tra via Melchiorre Gioia e Piazza Einaudi a Milano, nei pressi della Regione Lombardia, protestano contro il convegno "Difendere la famiglia per difendere la comunita'", in corso a Palazzo Lombardia. La contro-manifestazione "L'unica malattia e' l'omofobia" e' organizzata da "I sentinelli di Milano", associazione nata per contrastare l'omofobia. "Il convegno in Regione Lombardia e' organizzato da associazioni che si propongono di curare l'omosessualita' come se fosse una malattia - si legge in una nota - ma noi siamo qui per manifestare in maniera pacifica e contestare la visione omofoba contenuta nel convegno patrocinato da Regione Lombardia".

MEMORIA CONTINUA...

Il GRUPPO GIOVANI LGBTQI di VERONA 
Vi invita all'incontro: 

MEMORIA CONTINUA... 

IN OCCASIONE DEL 27 GENNAIO GIORNATA MONDIALE DELLA MEMORIA
Ieri, oggi, domani, non dimenticheremo mai! Lotteremo sempre contro fascismo
e omo-bi-transfobia!

SABATO 17 GENNAIO 2015
ORE 16 al MILK LGBT CENTER 
Via Antonio Nichesola, 9 - San Michele Extra - Verona

Ne parleremo con: Giovanni Battista Novello Paglianti, Melania Novello Paglianti, Zeno Menegazzi 

Iniziativa in ricordo di Clément Méric, giovane militante francese antifascista e per i diritti lgbtqi, assassinato da un gruppo di naziskin il 6 Giugno 2013.

In tempo di profonda crisi economica e sociale, le nuove destre fasciste, nazionaliste e populiste rialzano la testa, anche ed ancora contro la comunità lgbtqi. Il 27 gennaio cade come ogni anno la Giornata della Memoria, data convenzionale istituita dallo stato Italiano e riconosciuta dall’Onu, per commemorare le vittime delle persecuzioni nazionalsocialiste e fasciste. Assieme a ebrei, zingari, testimoni di Geova, oppositori politici, apolidi, asociali, criminali comuni, furono trucidate o imprigionate all’interno e all’esterno dei campi di concentramento e di sterminio dalle 10.000 alle 100.000 persone omosessuali; la ragione di queste ampie variazioni risiede nella difficoltà nel reperire fonti sicure dopo la liberazione. Il professor Giovanni Battista Novello Paglianti, ex docente di antropologia culturale all’università degli studi di Padova, ricorderà con il Gruppo Giovani del Milk center le vittime di questo sterminio, focalizzando l’attenzione, da un punto di vista storico e sociologico, soprattutto su quanto accaduto alla comunità omosessuale. Parleremo anche di “Nuove destre e nuovo fascismo” con Zeno Menegazzi, attivista di Arcigay Pianeta Urano Verona. - Iniziativa aperta a tutt* 

Ingresso libero - Al termine aperitivo al circolo 

 INFO: giovanilgbt.verona@gmail.com giovanilgbtmilk.blogspot.it 
/ www.milkverona.it / www.arcigayverona.org