Fra pochi mesi si terranno le elezioni per il Parlamento Europeo, un appuntamento cruciale a cui tutta l'Arci può dare un contributo favorendo dibattiti e iniziative. A queste elezioni si presenterà, nel campo della sinistra, una lista autonoma della società civile per Tsipras.
Fonte: Arci.it
Lista che deve riuscire a raccogliere 150mila firme certificate in poco tempo per essere ammessa alla competizione elettorale. Per questo invitiamo i nostri circoli ad ospitare iniziative di raccolta delle firme per consentire anche a questa nuova lista di partecipare alle elezioni. All'interno, il testo della lettera inviata dalla presidenza dell’Arci a tutti i comitati territoriali e ai membri del consiglio nazionale dell’associazione.
Il testo della lettera inviata dalla presidenza dell’Arci a tutti i comitati territoriali e ai membri del consiglio nazionale dell’associazione
Fra pochi mesi si terranno le elezioni per il Parlamento Europeo. Sarà un appuntamento importante, più che in passato. E' infatti dal livello europeo che oggi discende la maggior parte delle politiche che determinano e condizionano la vita e il futuro del nostro paese e delle nostre comunità.
Come dichiariamo nel nostro documento congressuale “l'unità dell'Europa sta correndo un grave rischio. Col dogma austerità e pareggio di bilancio imposto da tecnocrazia, finanza e politici liberisti, con lo smantellamento del modello sociale europeo e dei diritti sanciti dalle costituzioni nazionali si sta alimentando il fuoco dell'antieuropeismo, del populismo, del nazionalismo reazionario, della xenofobia. C'è bisogno di un progetto europeista fondato su istituzioni democratiche e legittimate, sui beni comuni e la riconversione ecologica, sul primato delle persone e dei loro diritti inalienabili rispetto al mercato”.
E' importante che anche le nostre basi associative diano il proprio contributo a questo cruciale appuntamento elettorale. Possiamo svolgere nel territorio un ruolo prezioso, facendoci promotori di discussioni, dibattiti, iniziative per coinvolgere e rendere protagonisti persone e comunità, favorendo il dialogo fra il mondo dell'impegno sociale e le diverse forze politiche del centro-sinistra e della sinistra che si presentano alle elezioni europee.
Come certamente saprete, nel campo di forze della sinistra sta maturando in vista delle elezioni europee una nuova esperienza, quella di una lista autonoma della società civile per Tsipras. Lista che però, a differenza delle altre, in base ai regolamenti deve riuscire a raccogliere 150.000 firme certificate in poco tempo per essere ammessa alla competizione elettorale.
Uno sforzo enorme. Per questo invitiamo i nostri circoli ad aprirsi, compatibilmente con le loro possibilità, all'ospitalità di iniziative di raccolta delle firme per la presentazione di questa lista. In tal senso, quando avremo indicazioni organizzative da parte dei promotori, ve le faremo avere.
E' bene chiarire che questo invito non rappresenta in alcun modo un posizionamento dell'associazione per una singola forza politica, ma piuttosto la conferma del nostro impegno in nome del diritto/dovere di facilitare la partecipazione democratica, come abbiamo fatto ospitando le primarie, le raccolte di firme per i referendum e in tante altre occasioni.
L'Arci è indipendente, autonoma e plurale. Siamo sempre stati e vogliamo continuare ad essere una “casa comune della sinistra”. Nei nostri circoli lavorano fianco a fianco persone con differenti appartenenze e collocazioni partitiche, unite però da forti valori e principi comuni che le diverse scelte al momento del voto non hanno mai messo in crisi. E' la nostra ricchezza e il nostro valore aggiunto, che insieme difendiamo e rivendichiamo.
Anche alle elezioni europee, come sempre, i nostri soci sceglieranno liberamente chi a loro parere meglio interpreta i principi e i valori di sinistra in cui comunemente ci riconosciamo. Ma è essenziale che tutti abbiano la possibilità di farlo, e pensiamo sia giusto adoperarsi per questo. Tanto più nel momento in cui una drammatica crisi della politica e della rappresentanza rischia di allontanare milioni di cittadini dalla partecipazione democratica o consegnarli all'antipolitica.
C'è bisogno di favorire e incentivare tutte le espressioni che possono contrastare la disillusione e l'astensionismo, per ridare dignità e forza alla politica, perché solo una politica più forte può farci uscire dalla crisi nell'orizzonte dei diritti, della democrazia e della giustizia sociale.