Maschio ama lesbica

Non è un argomento facile, e credo che in Italia non sia mai stato affrontato - ho invece trovato questo link in inglese sull'argomento:


Non ho il tempo di tradurre il post originale e le decine di risposte che ha ricevuto - che fanno tutte pensare che accada più spesso di quanto si voglia ammettere nel nostro paese.

Ho trovato altri link, ma sono semplicemente impresentabili; quello che faccio notare è che di solito il maschietto che si trova in questa situazione non ha la spavalderia di chi propone alle lesbiche che incontra cose da pornofilm, perché sa che le sue speranze sono molto poche, ed è inutile inguaiare sé e l'altra.

A posteriori, si potrebbe paragonare il suo vissuto a quello del gay velato:
  • non osa rivelare i suoi sentimenti;
  • si ritiene l'unica persona al mondo ad avere quella che viene comunemente chiamata una perversione;
  • rischia o teme di essere emarginato socialmente;
  • può essere ferito da chi riesce a capire i suoi sentimenti e li prende a pretesto per colpirlo - oppure attacca le persone che ama per colpire lui;
  • magari ha la (colossale s)fortuna di trovare un terapeuta disposto ad aiutarlo a disfarsi dei suoi sentimenti, anziché chiedere al paziente perché vuol disconoscere una parte così importante di sé;
  • mentre gay e lesbiche possono trovare, se non nel loro paese, almeno in Internet, una comunità che li accolga e li sostenga, lui non trova nemmeno l'equivalente degli Alcolisti Anonimi!
Non è che la donna lesbica in questione stia meglio: se in qualche caso nasce qualcosa, quasi sempre si ha la riconferma che per tutte le donne è un problema essere amate da chi non si ama, e se si è vittima del pregiudizio (magari convalidato da tremende quanto frequenti esperienze) che gli etero non sappiano amare, non si può gestire la situazione nel migliore dei modi.


Spesso il maschietto in questione si riconverte in un "lesbro" [lesbians' brother = fratello delle lesbiche], ovvero un etero che apprezza le lesbiche e le frequenta senza chieder loro nulla - se ne parla qui:


E se nasce qualcosa? Capita, ma il risultato può essere per alcuni maschietti assai più deludente dell'essere respinti, almeno a giudicare da questo link:


Il messaggio originale e le risposte fanno pensare che ci si possa in buona fede definire lesbiche ed avere un matrimonio d'amore con un uomo, che magari è capace di quella che in gergo si chiama "compersion" (cioè è felice quando sua moglie è felice, anche se non con lui), ma alcune risposte fanno pensare che in questi matrimoni di sesso (tra lui e lei) ce ne sia poco o punto.


Il caso estremo è dato da questa coppia non in "real life" ma su "Second Life":


Lui è etero, lei è lesbica, e poiché su Second Life non c'è di mezzo il corpo, si sono "sposati" in quell'ambiente virtuale.


Loro si amano - ma si sono premurati di precisare che loro non fanno nemmeno cibersesso, al contrario di molte coppie su Second Life.


Spesso essere respinti è meno grave dell'avere quello che si è voluto :-) Può essere un ottimo argomento per le signore che devono gentilmente dire di no - ma non è un argomento infallibile, dacché i sessuologi sanno che ci sono maschi pronti a rinunciare al sesso pur di conservare il rapporto :-D 


Per quanto riguarda me, lo ammetto - sono stato uno della specie; in un caso non è finita bene, in un altro davvero male.

Raffaele Ladu