Un interrogativo antropologico

Ho letto il libro
  • Gay e lesbiche [Testo a stampa] : Quando si è attratti da persone dello stesso sesso / Luca Pietrantoni ; Gabriele Prati. - 1a edizione. - Bologna : il Mulino, 2011. - 143 p. ; 20 cm. - (Farsi un'idea ; 191). - ISBN 9788815149206. - :      9,80 EUR
e ne raccomando la lettura a chiunque.

Semplice ed accattivante, con una bibliografia per chi vuole approfondire, spiega tutti i problemi che gay e lesbiche incontrano nella vita quotidiana, esamina alcune ipotesi eziologiche, e smonta molti pregiudizi omofobi.


C'è però un brano curioso sul quale vorrei il parere dei lettori (e soprattutto delle lettrici) a pagina 31:


(quote)


[...] I rituali d'iniziazione caratterizzati da comportamenti omosessuali riguardano non solo gli uomini, ma anche le donne. Tra gli aborigeni australiani esiste un rituale d'iniziazione che concerne pratiche sessuali tra donne.


Simili evidenze di variabilità cross-culturale nel comportamento omosessuale provengono dagli studi delle popolazioni in Lesotho (Africa del Sud), dove sono comuni rapporti affettivo-sessuali tra ragazze in cui la più giovane diventa la "bambina" e la più anziana la "mamma". La più grande è spesso una donna con un compagno, che offre alla più giovane un'educazione affettiva e sessuale. In queste società le relazioni intime tra donne anche sposate sono storicamente istituzionalizzate: una relazione con una _motsoalle_ (amica speciale) è celebrata pubblicamente con una festa che coinvolge la comunità e può coesistere assieme alla relazione con il marito, senza costituire per questo né una minaccia né un'alternativa al matrimonio. Gli studi antropologici hanno mostrato che le relazioni femminili omosessuali comunemente coesistono con il matrimonio eterosessuale.


L'antropologa Evelyn Blackwood ha preso in rassegna diversi esempi di relazioni omosessuali tra donne, descrivendo la _Muti_, termine con cui è designata una donna creola dell'America meridionale che ha relazioni sessuali con uomini e donne, o le congregazioni di sorelle, formatesi nel Sud della Cina nel XIX secolo, che prevedevano relazioni sessuali tra le donne che ne facevano parte. La ricercatrice ha messo in luce che nelle società patrilineari la sessualità della donna tende ad essere concepita in funzione dei desideri del marito e della riproduzione. Diversamente, nelle società in cui vi è uguaglianza tra i generi, come tra i Kung e gli aborigeni australiani, le donne possono partecipare a un'ampia gamma di pratiche sessuali con altre donne (ad esempio nell'adolescenza o sotto forma di rituali). 


(unquote)


Viene sempre il dubbio, leggendo cose del genere, che qualcuno si sia fatto fuorviare dalle sue fantasie, ma credo che questa volta non sia avvenuto; anche se il libro non riferisce tutte le fonti, credo di averle trovate con Google:
  1. http://molisa.wordpress.com/2009/10/02/women-in-lesotho-and-the-western-construction-of-homophobia/
    • (Riproduce in modo più leggibile il link 3)
  2. http://books.google.it/books?id=MXJfTLB4XvcC&pg=PA471&lpg=PA471&dq=motsoalle&source=bl&ots=MjaLDfrZbt&sig=nsAFG7DwWRFf1Y9NUIFcEA9QsTo&hl=it&ei=EXPhTbzHDM3NsgaxvPWJBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CC8Q6AEwAzgK#v=onepage&q=motsoalle&f=false
    • (non descrive la _motsoalle_, ma accenna ad una di loro e mostra perciò che l'istituzione non è decaduta)
  3. http://books.google.it/books?id=ZjbESL6YWU0C&pg=PA236&lpg=PA236&dq=motsoalle&source=bl&ots=WegRP8GDtr&sig=-EU1XQHtX68DxbwoYBFCvKJPOd4&hl=it&ei=1HLhTfmLMYTEsgatnNGQBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=10&ved=0CGcQ6AEwCQ#v=onepage&q=motsoalle&f=false
    • (la cosa più interessante del testo è che afferma che il caso della _motsoalle_ mostra che i diritti delle donne vanno di pari passo con l'accettazione del lesbismo: una società che ammette rapporti lesbici implicitamente riconosce la libertà delle donne; una società che impone l'eterosessualità le condanna alla soggezione)
  4. http://books.google.it/books?id=6QVVjOAKdVsC&pg=PA226&lpg=PA226&dq=motsoalle&source=bl&ots=MC_qK8vJm9&sig=NANJBuDreYIZB14bO6oenOo6_6k&hl=it&ei=1HLhTfmLMYTEsgatnNGQBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CD4Q6AEwAw#v=onepage&q=motsoalle&f=false
    • (la fonte principale di Pietrantoni e Prati, quella riprodotta in modo leggibile nel link 5)
  5. http://findarticles.com/p/articles/mi_m0341/is_2_56/ai_66419863/?tag=mantle_skin;content
    • (la prima pagina del lungo articolo di Evelyn Blackwood "Culture and Women's Sexualities" a cui fanno riferimento Pierantoni e Prati).
E sono perlopiù opera di donne - che ritengo meno vulnerabili dei maschietti.


Quello che vorrei sapere è se l'esperienza che si ha a Verona e dintorni di questo genere di triangoli (o meglio, di "V", visto che sembra che soltanto la moglie abbia rapporti sia con il marito che con la _motsoalle_) collima con quella riferita qui.


Mi pareva di aver letto infatti che non è infrequente il caso di una moglie di circa quarant'anni, che ha sempre vissuto da etero ed ha formato una famiglia ed avuto dei figli, che si innamora di una donna lesbica (che spesso ha il non trascurabile merito di averla sostenuta efficacemente in un momento di grave crisi), ed in un primo tempo cerca di conciliare il nuovo amore con il suo matrimonio.


Sebbene i maschietti etero non siano normalmente gelosi di un'altra donna, e questo renda loro più facile esercitare la "compersion" (ovvero, essere felici quando lei è felice - anche se non con lui), ho letto che alla fine il matrimonio si sfascia, l'ex-moglie si riconosce come lesbica, e va a vivere con la nuova compagna.


Non è la stessa cosa che dice il libro; si può osservare che il Lesotho non è l'Italia, e che la sua società probabilmente favorisce quello che la nostra ostacola - ma vorrei saperne di più.


Raffaele Ladu






P. S.: Luigia Sasso, presidentessa dell'Arcilesbica di Verona, ed amministratrice del forum http://juliette.forumattivo.it, ha così commentato:


(quote)


"Gli studi antropologici hanno mostrato che le relazioni femminili omosessuali comunemente coesistono con il matrimonio eterosessuale."

Anche la ricerca universitaria di Michele [Breveglieri, presidente dell'Arcigay di Verona, PhD in sociologia con una tesi sulla bisessualità] dimostra che ci sono molti più casi tra donne che tra uomini avere contemporaneamente sia rapporti con una compagna ed avere un marito a fianco od un compagno a fianco. Insomma dagli studi fatti sembra che la bisessualità sia più frequente tra le donne che tra gli uomini.


Eppure non se ne parla! Sembra che sia un fenomeno che non esista... ed invece è un fenomeno che esiste eccome! è frequente ma è spesso molto nascosto!.

Almeno gli uomini hanno il pregio di avere coraggio nell' essere più visibili ! Spesso le donne vivono i propri desideri sessuali nascoste e sono piene di vergogna mentre l'uomo ha un coraggio di viversi alla luce del sole . 


(unquote)


Devo quindi scusarmi con i lettori: o ricordavo male, o ricordavo una fonte indegna di fede.


Mi permetto di aggiungere che queste cose nascono solo per iniziativa femminile: il maschietto coinvolto può solo prenderne atto, ed il meglio che può fare è accogliere con simpatia l'"amica speciale" della moglie o compagna.