Arcigay. Quirinale. Grande amarezza. Partito democratico incapace di interpretare il cambiamento


Arcigay. Quirinale. Grande amarezza. Partito democratico incapace di interpretare il cambiamento E’ grande l’amarezza per il risultato delle elezioni del Presidente della Repubblica. Stefano Rodotà esprimeva il meglio a cui si potesse aspirare per laicità, competenza, modernità di pensiero. L’infantilismo politico e regie occulte inconfessabili hanno prodotto il disastro che sta sotto gli occhi di tutti. E la responsabilità di questo disastro va tutta al Partito Democratico. Un partito in preda a un incredibile cupio dissolvi che lo ha portato a buttare via una delle personalità piú di pregio che veniva dalle sue stesse fila. E’ lo stesso partito che ci prometteva Pacs, Dico, Cus e poi nulla. E’ lo stesso partito che, non ascoltandoci, si faceva affossare una sua propposta di legge contro l’omofobia per incostituzionalità. E’ lo stesso partito che ci ha regalato i veti al matrimonio tra persone dello stesso sesso dei vari Binetti, Bindi, Fioroni, D’Alema e altri. Chiedevamo un cambio di rotta, non una retromarcia. A Giorgio Napolitano, comunque sia, esprimiamo i nostri migliori auguri per il suo mandato.

 Flavio Romani, presidente Arcigay

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