Unioni Civili alla Camera: Comma 20 - respinti emendamenti

Nella giornata di ieri sono stati respinti in Commissione Giustizia alla Camera gli emendamenti al comma 20 del testo sulle Unioni Civili votato in Senato. Questa parte consente il continuo e costante adeguamento dell’ordinamento giuridico all’istituto dell’unione civile. Si tratta di una norma di chiusura che attraverso l’istituto dell’analogia equipara i partner ai coniugi, mantenendo tuttavia delle chiare distinzioni per quanto riguarda la filiazione.
Questo passaggio della legge è destinato alla pubblica amministrazione ed ha una chiara funzione antidiscriminatoria. Dove il legislatore non ha previsto espressamente, insomma, il comma 20, con una norma di rimando, colma le lacune e si adatta alle disposizioni future. In particolare, il dispositivo del comma 20 sarà utile per contrastare l’azione di quelle amministrazioni comunali che si rifiuteranno di celebrare in maniera adeguata l’unione civile, nonché, ancora prima, sarà un punto di riferimento per la stesura dei decreti attuativi.
20. Al solo fine di assicurare l’effettività della tutela dei diritti e il pieno adempimento degli obblighi derivanti dall’unione civile tra persone dello stesso sesso, le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso. La disposizione di cui al periodo precedente non si applica alle norme del codice civile non richiamate espressamente nella presente legge, nonché alle disposizioni di cui alla legge 4 maggio 1983, n. 184. Resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti.
Fonte: andoss.org

Stepchild Adoption - Dove il parlamento non arriva

STEPCHILD ADOPTION, ANCORA UNA SENTENZA A FAVORE. ARCIGAY: "TRIBUNALI COSTRETTI A COLMARE LE LACUNE DEL PARLAMENTO"
Bologna, 21 marzo 2016 - "Questo ennesimo pronunciamento suona come un rimprovero al Parlamento": Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, commenta la sentenza del Tribunale di Roma, che ha concesso la stepchild adoption all'interno di una famiglia con due papà. "Uno dopo l'altro - prosegue Piazzoni - i tribunali,  ragionando nel superiore interesse dei bambini e delle bambine, stanno estendendo la genitorialità all'interno delle coppie di gay e lesbiche con figli, regolarizzando situazioni che altrimenti sarebbero lesive per i minori coinvolti. Ed è proprio il supremo interesse del minore che il nostro Parlamento non è riuscito a mettere al centro quando al Senato è giunto il dd sulle  unioni civili. Adesso che l'adozione coparentale è stata stralciata dalla legge e alla luce del susseguirsi delle sentenze a favore, è indispensabile individuare un percorso legislativo rapido e autonomo per risolvere questo nodo", conclude Piazzoni.

Sabato 5 marzo - Roma la manifestazione nazionale

Sabato 5 marzo si terra' a Roma la manifestazione nazionale 


ORA BASTA! Ora diritti alla meta!

Le associazioni LGBT di Vicenza e Verona propongono viaggio di andata e ritorno in autobus per la Capitale a prezzo competitivo.

Partenza da Vicenza alle ore 6:45
al casello austradale di Vicenza Ovest.

 Partenza da Verona alle 7:30 dal casello Verona Sud.

PER INFO ED ISCRIZIONI CONTATTARE:
info@arcigayvicenza.it 

Lgbt Cristiani Vs Family Day

Comunicato Stampa di Cammini di Speranza, associazione di persone LGBT cristiane, del 26 febbraio 2016

Alla vigilia del Family Day, Cammini di Speranza, la prima associazione nazionale delle persone LGBT cristiane, appena costituita, propone #chiesaascoltaci, una campagna di storytelling che presenterà, a cadenza periodica, un appello lanciato, di volta in volta, una storia di una persona gay o lesbica cattolica, ma anche di genitori, parenti, amici, rivolto alla chiesa intera, perché diventi finalmente casa per tutti, capace di inclusione e accoglienza.

“L’idea è’ di far riscoprire le piazze, reali ma anche quelle virtuali offerte dai social network come luoghi di incontro – ci spiega Andrea Rubera, portavoce di Cammini di Speranza – in un momento in cui sembra che la logica delle barricate, della contrapposizione ideologica sia l’unica via percorsa.”.

“Siamo nell’anno del giubileo della Misericordia e ci sembra che nella luce di questa della Misericordia debba trovare spazio ogni persona, ogni storia, ogni affetto, con uguale dignità, uguale rispetto, senza pregiudizio.

Papa Francesco ci invita a costruire ponti e noi siamo qui a raccogliere questo invito. Vogliamo che i pastori si vestano anche della nostra “puzza di pecore” che per tanti anni è stata puntualmente evitata una puzza sconosciuta”.

Cammini di speranza è un’associazione composta da persone cristiane, di varie provenienze, percorsi, età, orientamento sessuale e identità di genere che si impegnano  nell’accoglienza di  chiunque sia  interessato ad approfondire le tematiche  riguardanti la  fede e l’omosessualità per promuovere il rispetto, la dignità e l’uguaglianza delle persone LGBT  nelle chiese e nella società, sia una corretta informazione.

La campagna partirà domani con la storia di Giulia e sarà attiva, fino alla fine del Giubileo della Misericordia, su Twitter e Facebook attraverso gli account Social di Cammini di Speranza.

Scrive Giulia: “Papa Francesco, Dio non commette errori, ma chi vive l’omosessualità è, a parer Tuo, “in errore oggettivo.
Eppure, se io non fossi lesbica, la mia fede sarebbe scialba perché è la mia omosessualità che mi ha portata a fare una ricerca spirituale e a cercare di vivere in Cristo.
Se io non fossi lesbica non avrei conosciuto la paura di essere giudicata e quindi non avrei imparato il rispetto per ciò che non conosco.
Se io non fossi lesbica non avrei conosciuto l’amore perché è il Signore che mi ha mandato la persona che amo.
Vedi, papa Francesco, per me Dio non commette errori: mi ha resa una persona “diversa” perché sapeva che per me sarebbe stata la strada della felicità.
E sapeva anche che la diversità è ricchezza per la Chiesa Cattolica ossia, ricordiamolo, la Chiesa universale, di tutti”.


Per informazioni e contatti su Cammini di Speranza
info@camminidisperanza.org –  www.camminidisperanza.org 
#chiesaascoltaci #camminidisperanza 
FB Page Cammini di Speranza – TWAccount Cdisperanza

Portavoce: Andrea Rubera (cel: 335 7510922)

Arcigay su appello SNOQ

APPELLO SNOQ, ARCIGAY: "ANCHE I FIRMATARI SI SMARCANO. CHI HA USATO LE LORO FIRME?"

 Bologna, 5 dicembre 2015 - "Abbiamo letto con grande sorpresa e profonda amarezza l'appello di alcune aderenti a "Se non ora quando - libere" e di alcuni personaggi dello spettacolo contro la gestazione per altri (Gpa) diffuso ieri dai media": lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: "Un appello che prende in considerazione un tema molto delicato, sul quale Arcigay e tutto il mondo lgbt sono da sempre disponibili a confrontarsi. Ma sarebbe una grave ingenuità non cogliere il momento particolare in cui quell'appello ha deciso di rendersi pubblico: in Italia attualmente non è in corso alcun dibattito parlamentare sulla Gpa, da sempre vietata nel nostro Paese e alla quale alcune coppie italiane sterili (nella stragrande maggioranza eterosessuali) fanno ricorso all'estero.

La Marcia dei Diritti - Vicenza e Roma - 12 Dicembre 2015

CI SIAMO! E' giunto il momento in cui anche nel nostro paese siano riconosciuti i diritti e l'uguaglianza per tutti i tipi di amore. 

Sabato 12 Dicembre a Vicenza, marceremo per i diritti civili e la laicità. 

CI SIAMO nasce da un bisogno di partecipazione estesa in un momento storico, ossia quello che ruota attorno alla approvazione di una legge che garantisca diritti e doveri alle coppie dello stesso sesso. Noi chiediamo che vi sia equiparazione tra cooppie etero sposate e le coppie LGBT del nostro paese.

Non possiamo più permettere che il nostro paese rimanga il fanalino di coda in Europa e nel mondo, perciò Sabato 12, venite tutti a marciare con noi:

La manifestazione è promossa da un gruppo di associazioni e movimenti lgbt e non del Veneto, aderite e partecipate, sia come singoli che come associazioni, movimenti o altro.

La Marcia dei Diritti di Vicenza è gemellata con quella che nello stesso giorno si svolgerà a Roma.


Potete aderire scrivendo sulla pagina facebook:
https://www.facebook.com/smartinelle.it/