Shonen ai

Una delegazione del Centro Milk di Verona si è recata domenica 14.11.2010 a Pisa per partecipare alla prima edizione del Bookout - Fiera del Libro LGBT.


L'obbiettivo principale era assistere al dibattito tra Paola Guazzo ed il rabbino capo di Pisa Luciano Meir Caro su "Ebraismo ed omosessualità"; purtroppo il rabbino è stato urgentemente convocato a Roma, non ha potuto trovare un sostituto , ed il dibattito si è ridotto alla presentazione del libro


R/esistenze lesbiche nell'Europa nazifascista / a cura di Paola Guazzo, Ines Rieder, Vincenza Scuderi - [Verona] : Ombre corte, 2010 - 190 p. ; 21 cm. - Documenta ; 11 - ISBN 9788895366647


già recensito qui.

Si è invece svolta regolarmente la presentazione del libro:


Una cosa interessante che ha detto Massimiliano De Giovanni, sceneggiatore di molti fumetti LGBT pubblicati dalla Kappa Edizioni, è che in Giappone esiste una copiosa produzione di manga del tipo Shonen ai, in cui si narrano storie d'amore tra uomini gay.


Il libro spiega bene la loro evoluzione storica, ma quello che val la pena di riportare di quello che ha detto De Giovanni è che questi fumetti sono opera di donne etero, e sono destinati a donne etero, presso le quali hanno un enorme successo.


De Giovanni rinviene in questi fumetti non tematiche gay, e neppure lesbiche, ma tematiche tipiche di donne impegnate in relazioni eterosessuali, ed ha aggiunto che in Giappone il ruolo femminile è molto subalterno (più che in Italia, a quanto pare), e che le donne giapponesi che scrivono e leggono questi fumetti vorrebbero probabilmente un partner maschile etero simile ai gay di questi fumetti: dolce, sensibile, raffinato ...


De Giovanni ha concluso dicendo che queste donne giapponesi sono molto più "Fag Hags = Frociarole" della protagonista di questo fumetto che lui ha sceneggiato:


e questo mi ha fatto tornare in mente quello che si era detto delle "Frociarole" a margine del convegno sull'"eterofobia" del 03.11.2010.


Erano stati descritti infatti due casi di "frociarole", che mi avevano fatto pensare che le "frociarole" fossero donne convinte che un rapporto uomo-donna in cui giochi un ruolo il desiderio sia necessariamente di subordinazione - il fatto che una delle due donne descritte fosse la dominatrice dei suoi partner capovolgeva la regola senza sovvertirla.


Nel rapporto donna etero-uomo gay l'uomo non desidera la donna, la donna non rinviene perciò in lui voglia di dominio, e questo rende il rapporto più sereno - non è colpito dalla maledizione espressa da questo versetto:


"Il tuo desiderio sarà verso il tuo uomo, ma egli ti dominerà" (Genesi 3:16).


Avevo concluso che le "frociarole" sono un sottoprodotto della meschinità dei rapporti uomo-donna nella società attuale, ed ho provato a sottoporre quest'idea a Massimiliano De Giovanni, che mi ha dato ragione, in quanto in un paese in cui i rapporti uomo-donna sono molto peggiori che in Italia (lo credevo impossibile, ma a quanto pare aveva ragione Napoleone a volere che la parola "impossibile" fosse cancellata dal vocabolario), il fenomeno è molto più radicato.


Non mancano i maschi etero autori di fantasie erotiche interpretate da donne lesbiche, fantasie rivolte a se stessi o ad altri maschi etero; così come non mancano i maschietti che cercano l'amicizia (non l'amore!) di donne lesbiche.


Credo che in entrambi i casi si esprima un profondo senso di inadeguatezza: in una fantasia erotica, il protagonista rappresenta l'autore, ed il fruitore (se diverso dal lettore) è invitato a mettersi nei panni di quel personaggio. Se un maschio si fa rappresentare da una femmina, vuol dire che si ritiene irrimediabilmente inadeguato.


Ed un uomo con una donna lesbica non ci può provare, quindi, nel migliore dei casi, vive con lei un rapporto di tipo madre-figlio. 


Non è il rapporto ideale per una donna (lesbica), ma ci sono quelle disposte ad averlo.

Raffaele Ladu