Il libro ha un grosso merito: il portare all'attenzione di un pubblico giovane un aspetto poco noto del regime fascista, contribuendo così a smantellare il mito degli "italiani brava gente"; purtroppo, la scarsità di documentazione sul fenomeno, aggravata dall'omofobia che è sopravvissuta al fascismo, e che ha indotto molte vittime a tacere come se fossero state loro a doversi vergognare, anziché i loro persecutori, ha menomato gli sforzi degli autori di dare un respiro epico alla storia.
Per ovviare a ciò, la storia è stata impostata come una "storia cornice", ovvero come il tentativo di due documentaristi di convincere un uomo, soprannominato "Ninetta", che fu confinato nel 1938 a San Domino, nelle Isole Tremiti, a raccontare finalmente la sua esperienza.
Ma non è facile per un vecchio raccontare ciò che lo ha profondamente ferito nella sua giovinezza, e supererà tutte le esitazioni, che gli fanno raccontare la sua storia a singhiozzo, solo quando saprà conto che il giovane cineasta che tanto insiste per divulgare la sua storia ha perso una volta un rapporto importante a causa dell'omofobia, allo stesso modo in cui il vecchio al confino perdette un amico (il fumetto mostra grande affetto tra i due, ma non sesso) perché i fascisti non si presero cura della sua cagionevole salute - tanto era frocio.
Allora il vecchio vede nel giovane una sorta di discepolo, perché seppure in forma più leggera sta vivendo esperienze analoghe alle sue, ed allora decide di aprirsi a lui, di trasmettergli la sua esperienza ed il suo sapere.
Il libro, da questo punto di vista, è anche onesto, perché mostra come la narrazione storica nasca da una lotta tra lo storico ed i documenti che ha sottomano - una scena toccante si ha quando il vecchio si risente con il giovane per essere considerato "materiale", e non una persona che ha sofferto ed alla quale si chiede di rivivere ciò che lo ha fatto soffrire.
Il fumetto si ispira ad una storia vera - un'intervista raccolta da Giovanni Dall'Orto, e ripubblicata in appendice al libro; per un'analisi meno letteraria e più storica di questo fenomeno misconosciuto si possono consigliare:
- La citta e l'isola : omosessuali al confino nell'Italia fascista / Gianfranco Goretti e Tommaso Giartosio - Roma : Donzelli, [2006] - XI, 275 p. : ill. ; 17 cm. - Saggine ; 91
- http://www.giovannidallorto.com/saggistoria/tollera/tollera.html
Il primo volume è opera degli autori della prefazione a "In Italia sono tutti maschi", il link punta ad un saggio tuttora fondamentale sul perché mai un paese omofobo come l'Italia abbia smesso di criminalizzare l'omosessualità già nel 1889.
Raffaele Ladu
Raffaele Ladu