Omosessualità e zoroastrismo

Per caso mi sono imbattuto nell'Encyclopaedia Iranica, una colossale enciclopedia della civiltà iranica in lingua inglese redatta dal Centro di Studi Iraniani della Columbia University, e vi ho trovato delle interessanti voci sull'omosessualità nei paesi islamici in generale ed in Persia in particolare.
Non ho il tempo di tradurre per intero le voci rilevanti, e perciò mi accontendo di darne una sintesi, con il link all'originale; cominciamo con Omosessualità e zoroastrismo.
La voce dedicata allo zoroastrismo si può riassumere dicendo che è una religione eterosessista: per essa il mondo è il teatro di una battaglia tra la Divinità del Bene (Ahura Mazda) e lo Spirito del Male (Angra Mainyu), e poiché Ahura Mazda crea la vita, tutti i suoi fedeli sono tenuti ad imitarlo.
Il rapporto anale, essendo sterile, viene ritenuto un'invenzione dello Spirito del Male per distrarre le persone dalla riproduzione; anzi, si afferma che da esso nascono demoni ed un fetore particolare che contamina il mondo - tant'è vero che secondo i Libri del Pahlavi, scritti nel 9°-10° secolo DC, lo Spirito del Male si sarebbe autosodomizzato per creare le sue schiere.
Lo zoroastrismo non si limita a denigrare la sodomia (ignora invece il lesbismo), la punisce ferocemente: il partner passivo non consenziente viene fustigato, quelli consenzienti colti sul fatto possono essere impunemente uccisi; la sodomia (anche eterosessuale) viene considerata un peccato estremamente grave ed imperdonabile - solo un testo pahlavico (Dadestan i Denig) lascia aperta la possibilità della redenzione.
Curiosamente, viene ritenuto più grave sodomizzare un adulto di un bimbo; forse perché l'integrità psichica del minore non era ritenuta importante, ed il bimbo non può riprodursi. L'eterosessismo nuoce anche agli etero!

Raffaele Ladu