Lettera all'Arena - Luigi Turri - 26 Agosto 2014

Non me ne voglia l'autrice o l'autore della lettera "Civiltà e democrazia" se dico che per esprimere il proprio pensiero liberamente bisognerebbe almeno avere le idee chiare e aver lume di ciò che si sta dicendo. Com'è possibile che chi esprime idee contro l'aborto o l'eutanasia venga tacciato di omofobia? Perché è questo che c'é scritto nella lettera! Le cose sono due: chi scrive queste cose è molto confuso e non ha idea di cosa stia dicendo o veramente l'omofobia sta diventando per alcuni una valvola di sfogo per qualsiasi frustrazione personale, politica, sociale. Inoltre, citare notizie errate e/o incomplete per avvalorare le proprie "idee" rimane una cosa estremamente grave, sia che sia fatto per ignoranza (come si possono trarre conclusioni corrette partendo da basi errate?) o peggio ancora per malafede. E sappiamo bene che i fatti inventanti o narrati in maniera non corretta sono da sempre alla base di molte stumentalizioni politiche, dall'incendio di Roma ai tempi di Nerone fino ai Protocolli dei Savi di Sion. Non saremo certo a questi livelli, ma riguardo alle notizie citate nella lettera, vorrei far presenti alcune cose (e mi parrebbe giusto che un quotidiano d'informazione e antica tradizione come l'Arena riportasse almeno la versione corretta degli eventi citati. Posso fornire all'occorrenza ampia rassegna stampa a riguardo, presa da stampa internazionale - Le Figaro, Le Monde, The Guardian, Daily Mail etc.- e non da Notizieprovita.it). 

1. John Craven, accusato di omofobia per aver letto brani delle Sacre Scritture, è stato sì portato in carcere e lì trattenuto per 19 ore in condizioni non ottimali, mentre venivano condotte le prime indagini. Ma oltre al fatto che tutto ciò avveniva a Manchester e non in Scozia e che il brano "incriminato" era quello di Apocalisse 21:8 e non un generico San Paolo, l'autore/autrice della lettera non menziona che alla fine del processo che ne è seguito, al predicatore sono state riconosciute 13.000 sterline (oltre 16.000 euro) come indennizzo per il trattamento subito. E comunque vorrei vedere cosa (giustamente) potrebbe succedere ad un uomo che per strada dicesse ad una donna sconosciuta: "non mi puoi insegnare né dettare legge, sono un uomo. Non fu Adamo ad essere ingannato, ma la donna, che si rese quindi colpevole di trasgressione. Stai sottomessa, come dice la Legge", citando a caso e senza contesto San Paolo (1Tim 2, 12-14 e 1Cor 14, 34). 

2. Il fatto della pasticceria, la Ashers Baking Company, che rifiuta di fare la torta a tematica gay avviene in Irlanda del Nord e non in Gran Bretagna, e nelle due regioni le leggi relative alle unioni omosessuali sono ben diverse. Inoltre l'azione legale intrapresa contro la pasticceria da chi aveva commissionato la torta è ancora in corso. Per cui niente multa. O per lo meno non ancora. Aspettiamo almeno la sentenza prima di sentenziare. 

3. Il caso di Gammy, il bambino down nato in Tailandia da un utero in affiato e abbandonato, è piena di misteri ancora non risolti, ma... che c'entra con l'omosessualità? I "compratori" sono la coppia australiana formata da David e Wendy Farnell, quindi da un uomo e una donna. E la condanna per pedofilia subita una ventina di anni fa dal sig. Farnell, già padre di tre figli, dovrebbe far riflettere: forse non basta la famiglia naturale perché tutto sia rose e fiori. 

4. Il signor Bruno di Tolosa in Francia ha votato. Ha dovuto cambiarsi la felpa, ma ha votato. Lo scrutatore sarà stato anche troppo zelante nell'applicare la legge che proibisce simboli politici nei seggi elettorali, ma per quanto Manif pour Tous non sia un partito politico, non si può certo negare che faccia politica. Quindi: ben venga la libertà di pensiero, ma non basandola su panzane e almeno cum grano salis. Sperando che citare Plino il Vecchio non sia considerato reato.

di Luigi Turri
Presidente Milk Center Verona

Spedita al direttore del L'ARENA - Giornale di Verona il 26 Agosto 2014 
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