Dall'Europride...Cara Vita - di Thomas Ubaldini

Cara Vita, mi sento dentro un profondo senso di gratitudine, di gioia, di calore nel cuore e nella mente, anche se un po’ di mestizia mi coglie perché ho appena salutato il gruppo di ragazzi e ragazze, uomini e donne con cui sono appena rientrato a Verona dall’EuroPride di Roma appena conclusosi …sai che io sono un po’ così ….
Sai Vita, è stata la mia prima partecipazione ad un Pride … ma questo è stato proprio speciale: un EuroPride…
L’aria che si respirava era pregna di un’energia di gioia, di intelligenza, di fervore di sentirsi e di essere. Non ho trovato in alcun caso né frangente immagini, gestualità, atteggiamenti o segni che mi riconducessero ad un sapore o ad una sensazione di sconcezza o volgarità o mancanza di rispetto:  ho trovato un profumo che non si sente con l’olfatto: ho trovato un forte senso di unione ….

Ho abbracciato persone che non avevo mai incontrato prima. Ecco, questa è stata una delle cose migliori che abbia mai sperimentato: una stupenda ragazza con una parrucca dai lunghi capelli rosa acceso che mi sorrideva con un saluto e la mia voglia di darle un bacio sulla guancia e stringerla: un tale tepore nel cuore e nella mente sorgeva … Poi un giovane uomo  (e davvero figo!): mi ha commentato ridente un esplosione di strass che nell’aria scintillavano di sole, a mala pena sentivo la sua voce nel turbine di musiche e di suoni ma ho afferrato quello che voleva dirmi e anche in quel momento una spinta spontanea e irresistibile mi ha mosso per baciarlo e abbracciarlo …”ma, ci conosciamo?”, mi chiede quasi imbarazzato non per il mio gesto ma perché in difficoltà a ripescare il mio volto tra le sue conoscenze, “no”, faccio io, “ti volevo solo abbracciare”…  ci sorridiamo e un vento-non-vento fa volare il nostro riso tra quello di tutti gli altri …

Non avevo mai abbracciato con così tanta spontaneità persone mai viste prima: stillavo di gioia … sarebbe davvero bello poterlo fare più spesso … Sento davvero che abbracciando una persona compi il gesto di portarla al tuo cuore (il centro di te) e in qualche modo custodirla e con la propulsione spontanea un senso innato di gioie sopite ti sboccia fuori …

Tamburi, bonghi, suoni, musiche,  arcobaleni, bolle di sapone … ragazzi e ragazze dai corpi più o meno seminudi e lo stesso per uomini e donne …. genitori partecipanti, fieri, abbacinanti negli sguardi … drag qeen sgargianti e travestiti e travestite non mancavano, transessuali e trasgender … Ho sentito, Vita, bellezza in ogni persona che ho incontrato o anche solo intravisto ... e non era una sensazione di piacere soltanto verso altri maschi, benché io felice di essere gay, era di più ancora … anche le tette scoperte erano davvero belle, che mi frega se personalmente preferisco dei bei pettorali e un bel pacco tra le gambe: erano belle, davvero belle perché, sai Vita, erano esposte nello straripare del danzare e del ridere sereno, nulla così poteva essere volgare … Lo sai, Vita, che credo fermamente in una Intelligenza Superiore che preferisco chiamare Amore piuttosto che Dio e che so che è dall’Amore che vengono la nostra intelligenza, la nostra forza, il nostro cuore e la nostra mente ed il nostro corpo fisico e che per questo l’esporlo con consapevole spontaneità non ha nulla a che spartire con il fuori luogo o la sconcezza … ancor di più in un iridescente contesto come quello …..
Ed era proprio l’Amore che esplodeva in quelle ore, più forte che mai …e la voglia di unione anche … le due forze più potenti di tutte, in qualsiasi modo le si voglia chiamare …

C’erano omosessuali credenti in senso cristiano e loro magari chiamano questo Dio: trovo sia molto bello, tanto è solo un nome … e io li ho visti: nel loro sguardo c’erano le stesse cose che smuovevano il mio ….


Ho scoperto gruppi di etero danzare, ridere e scatenarsi con noi, i cosiddetti “diversi”: e vi ho trovato l’Amore…
E bambini, figli di genitori scopertisi omosessuali e di genitori etero unitisi alla parata per scelta: e vi ho trovato l’Amore, negli adulti come nei visini della prole che indicavano stupori gaudiosi per gli sfavilli e i colori d’ogni tipo …

Il cielo era terso, il sole spaccava quasi le pietre … in parata si avanza lenti nel marciare e danzare e questo sinceramente ti sfianca fisicamente, ma essendo preso  in  questa voglia di Gioia e Amore mi sentivo pure invaso da un eccellente antidolorifico per piedi, ginocchia e schiena … uno stanco felice non mi pare esattamente stanco, o almeno io mi sentivo così… Curioso che tra tutti questi lunghi giorni di continue piogge praticamente in tutt’Italia, quel giorno non piovesse affatto … o forse non era affatto curioso: così come nell’accoglienza di un abbraccio e di un sorriso VERI tra conosciuti e anche tra sconosciuti ci si illumina da sé, così come le reazioni del microcosmo rispondono in analogia ad analoghe reazioni nel macrocosmo, così accade nell’individuale rispetto al collettivo…
Ecco, Vita, ascolta questo sopra ogni altra cosa: c’è un grande e profondo cambiamento, io sento, nell’aria del mondo e di questo paese Italia…io credo in questo poiché sono pienamente convinto che in questa grande pulizia di valori stia riaffiorando piuttosto la voglia che tornino a dominare i princìpi, quelli che nessun potere arbitrario può smuovere, quelli del rispetto e della libertà, quelli di un senso di giustizia e dignità: insomma quelli dell’Amore appunto….perché, senza il minimo dubbio, sono molte di più le ragioni e le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono.  Ho visto, ho incontrato  umanità più varia che mai e gagliarda intelligenza in questa manifestazione, ogni cosa era appropriata: colori, suoni, odori, luci, culi, tette,  cosce, pettorali, cazzi e palle in rilievo sotto slip attillatissimi, cazzi palloncino in volo nel cielo insieme al turbinio di gaudio e unione  che emanava da noi, proprio da noi, piccoli grandi genitori giovani maturi stranieri una coppia di etero che quel giorno si sposava unirsi a noi….Vita, questa non può che essere la Vibrazione dell’Amore!!!

Alla fine delle ore di parata, il Circo Massimo. Spettacolo di Lady Gaga, diversi discorsi da parte di diverse figure dello spettacolo e non tra il politico e il sociale….forse, da parte mia, qualche remora per la tentennante originalità nell’esporre le tematiche di libertà, diritti paritari e di uguaglianza e di voglia di Amore Universale, ma per queste Cose occorre davvero essere per forza originali?...credo che sia il segno dell’abolizione di una scala dei valori per riportare invece la Scala dei Princìpi nelle nostre coscienze. Sì certo, forse, trovare una verbalizzazione che aggiri un poco il solito filone di parole per dire di queste Questioni avrebbe trattenuto magari più persone al Circo Massimo dopo la Lady, ma credo di dire così soltanto perché sono uno scrittore e poeta e il mio canale e l’uso della parole per descrivere ciò che con la Parola è impossibile descrivere davvero…ciononostante comunque in molti si sono fermati ad ascoltare quel che giungeva dal palco dopo l’uscita della popstar…
Ora che sono tornato a casa e che è già quasi mezzanotte e sono davvero stanco, resto ancora qui per poche altre parole da dirti, cara Vita, cogliendo quest’occasione di fissare le emozioni su carta con una questione trasversale: sfilavo con Arcigay Verona PianetaUrano ridendo e ballettando al ritmo di musica certo, ma da sotto gli occhiali da sole con ai lati piume rossa e fucsia, diverse lacrime mi sono sfuggite nel aver trovato palese e reale una sorta di scoperta dell’acqua calda: l’ultimo periodo della mia esperienza di uomo  è stato dominato dalla paura, paura del rifiuto, paura della malattia con cui ora devo avere a che fare, la conseguente necessità di difesa esasperata che, sommate  insieme, mi hanno condotto dritto nel vicolo cieco del barricarmi a tutto e a tutti come in trincea per una guerra di sopravvivenza…Vita: i ragazzi di Verona con cui stavo in quelle ore, invece, mi hanno coinvolto nonostante i miei atteggiamenti verbalmente violenti e duri e ingestibili del recente passato e  in questo ho sentito il sorriso e l’abbraccio, la tolleranza e l’accoglienza che all’EuroPride esplodevano ovunque più che mai in un senso collettivo, e sono state queste le Cose e le Ragioni che hanno sciolto il mio senso di paura e la mia necessità di difesa cieche a qualsiasi altro e a quanto invece avevo sotto gli occhi. Perciò, Vita, se ha funzionato per me che son ancor ben lungi dall’essere un uomo giusto in questo senso tra l’individuale il collettivo della e dalla mia città, forse non è affatto vana la speranza che questo “fenomeno” possa verificarsi in senso molto, molto più ampio: sorrido quanto sento un maschio etero giustificarsi con dei “nessun problema ma non sono gay, he!”, e un gay dire “sono gay ma non sono un diverso”: non è questione di diverso, è davvero soltanto questione di smantellare la paura: questa è la vera battaglia che soltanto l’Amore, fisico e non, sa sciogliere ad ogni livello non facendo proprio nulla se non quella di restare nell’apertura…il senso di Amore, fisico e non, accoglie e non giudica sotto qualunque colpo d’urto e davvero non è retorica…il senso di Amore è il contrario della paura…

Da Verona a Roma questa consapevolezza mi si è fortificata e dilatata…e ancor di più sento  lo abbia permesso vivere quest’EuroPride…un Passo in avanti…
Vita, ora vado a nanna…sono stanco e colmo di gratitudine…

Vita: credo proprio che ce la facciamo…..TI AMO!!!!

di Thomas Ubaldini