Fascisti queer o sodomatti?

"No good deed goes unpunished = Nessuna buona azione rimane impunita", dice un proverbio americano, ed è quello che sta capitando a noi.
Noi abbiamo convinto una giunta comunale con feroci precedenti contro le persone omosessuali a concedere il patrocinio (ed il teatro Camploy a gratis) ad uno spettacolo contro l'Aids, nel dicembre 2010; nel maggio 2011, il patrocinio lo ha dato anche la giunta provinciale, e quella comunale, oltre al Camploy, ha dato 1.500 Euro di finanziamento ad uno spettacolo contro l'omofobia che esplicitamente propugnava la parità degli orientamenti sessuali, parodiando la più veronese delle opere di Shakespeare.

Quando leggete il "Romeo e Giulietta", un testo che ha già attirato l'attenzione dei teorici queer per il rapporto omoerotico Romeo-Mercuzio, trovate al primo verso "Two households, both alike in dignity = Due casate, di egual dignità", un testo che può essere facilmente attualizzato dalla faida Montecchi-Capuleti alla rivalità tra etero ed omo, altrettanto dannosa per la convivenza civile - nonché per la vita delle persone coinvolte in un odio insensato.

Troppo ghiotta l'occasione di trasformare Verona dalla città dei melensi cuoricini alla città in cui ogni amore, anche quello statisticamente più improbabile, viene riconosciuto e nobilitato - e se una giunta comunale ed una provinciale decidono di investire il loro capitale politico, rischiando la scomunica da parte di un'ultradestra che non sa nemmeno come si legge la Bibbia (non si interpreta mai un passo biblico isolatamente, e Genesi 18 va letta insieme con Ezechiele 16:48-49, che spiega chiaramente che la colpa di Sodoma fu il rifiutarsi di aiutare l'afflitto ed il povero) ed attribuisce all'essere perfettissimo che adora un senso morale peggiore di quello di un bimbo, beh, queste giunte meritano un plauso.



Siamo stati accusati di aver tradito la causa antifascista, e ci siamo beccati perfino la nomea di "Fascisti Queer", perché avremmo dato alle forze politiche con cattivi precedenti l'opportunità di riscattarsi.

Ora, cominciamo a rivolgerci a degli esperti in queste cose, ovvero la commissione che allo Yad Vashem conferisce il titolo di "Chasid Ummot ha-'Olam = Giusto delle Nazioni". Essi premiano il non-ebreo che ha rischiato seriamente la vita per salvare degli ebrei dalle grinfie dei nazisti, senza aspettarsi né di convertirli ad altra religione, né un tornaconto economico - e si guardano bene dal badare ai precedenti ed all'ideologia.

Come afferma questo documento tratto dal sito dello Yad Vashem, a pagina 6:

http://www1.yadvashem.org/yv/en/righteous/pdf/resources/german_righteous_among_the_nations.pdf

almeno 11 "Giusti delle Nazioni" tedeschi erano od erano stati iscritti al partito nazista nel momento in cui si sono guadagnati questa distinzione - il caso più noto è quello di Oskar Schindler.

L'editore Silvio Zamorani di Torino, molto attento alla cultura ed alla storia ebraica, soprattutto piemontese, si è pure permesso il lusso di pubblicare questo libro:
Il tempo dell'odio e il tempo della cura : storia di Zofia Kossak, la polacca antisemita che salvo migliaia di ebrei / Carla Tonini. - Torino : Zamorani, [2005]. - 202 p. ; 21 cm.

lusso per nulla costoso, visto che Zofia Kossak-Szatkowska divenne "Giusta delle Nazioni" nel 1982, sebbene nessuno si fosse mai sognato di "candeggiare" il suo antisemitismo.

Non è nostra intenzione elevare coloro che hanno votato per il patrocinio agli spettacoli, e cercato in qualche modo di rimediare ai disastri del 1995 (mito di fondazione sia per l'ultradestra bigotta che per l'ultrasinistra insipida), alle altezze a cui sono assurti i "Giusti delle Nazioni"; facciamo però notare che chi ha più motivo di odiare i nazisti di noi (perché i nazisti volevano estirpare tutto il loro popolo, ci sono riusciti per un terzo, e nel farlo hanno creato dei lutti impossibili da elaborare in ogni loro famiglia) sa che nessuno si è reso imperdonabile.

Sarebbe stato impiccato Eichmann se avesse fatto qualcosa per bloccare lo sterminio degli ebrei di cui era responsabile? Sembra improbabile, perché scopo dichiarato della sentenza era "punire l'accusato e trattenere altri [dall'imitarlo]" - ed impiccare chi si fosse operosamente ravveduto limitando le conseguenze dei suoi crimini avrebbe lanciato il messaggio che per gli autori di alcuni delitti era preferibile andare fino in fondo.

E non ci siamo certo sognati di fare l'operazione che stanno tentando alcuni partiti dell'ultradestra francese ed olandese - legittimare la xenofobia e l'islamofobia in nome della lotta all'omofobia.

Abbiamo scritto molto ed organizzato diversi incontri per spiegare che Islam non vuol dire omofobia, simpatizziamo con la "primavera araba" (al contrario di molti benpensanti che dicono che i mussulmani hanno bisogno di essere imbrigliati da un dittatore per non fare danno), e facciamo di tutto per consentire alle vittime mussulmane dell'omofobia di ottenere la protezione internazionale.

Non abbiamo mai pensato di riuscire a conquistare diritti a spese di altri: sappiamo benissimo di essere "i canarini della miniera", quelli che vengono colpiti per primi dai miasmi di un ambiente malsano, e ci rassegniamo ad essere il fanalino di coda nella carovana dei diritti - ancora in strada quando altri sono già arrivati.

Per quanto riguarda la nomea di "Fascisti Queer", ci siamo divertiti molto a leggere questo strampalato insulto, e ci è tornato in mente uno dei personaggi più curiosi del regime nazista: l'Ammiraglio Wilhelm Franz Canaris (1887-1945).

Nel 1935 egli divenne il capo dell'Abwehr, i servizi segreti militari hitleriani, e fu tra coloro che convinsero Hitler ad appoggiare il Generalissimo Franco; ma già nel 1938 si era reso conto che Hitler stava spingendo la Germania nel baratro, e divenne un feroce ma velato oppositore del regime, che non perse occasione di sabotare.

La sua opposizione al regime crebbe dopo che iniziarono i massacri in Polonia, già nel 1939, e, se non riuscì a sbarazzarsi di Hitler, riuscì comunque a creare attorno a sé un gruppo di cospiratori, e pare che abbia pure sventato un tentativo dei nazisti di rapire od uccidere Pio 12° e Vittorio Emanuele 3°; in ogni caso, sembra che uno dei motivi per cui gli inglesi commissionarono ai partigiani cecoslovacchi l'"eliminazione mirata" di Reinhard Tristan Eugen Heydrich nel 1942 fosse quello di proteggere Canaris, al quale Heydrich cominciava a fare ombra.

Questo doppio gioco non poteva durare: Canaris fu destituito ed arrestato nel Febbraio 1944, ed i cospiratori a lui vicini furono uccisi o costretti al suicidio dopo il fallito attentato del 20 Luglio 1944.

Canaris non fu giustiziato subito, perché lo si riteneva una pedina da scambiare con gli inglesi con cui era stato sempre in contatto, ma alla fine i nazisti lo impiccarono il 9 Aprile 1945.

Canaris salvò centinaia di ebrei, arruolandoli come spie e poi, chissà perché, mandandoli tutti in missione in Spagna o Svizzera - perciò c'è chi cerca di farlo riconoscere "Giusto delle Nazioni"; quello che però conta di più per noi è che Canaris era con ogni probabilità gay.

Judith Butler insegna a chi deve recitare un ruolo, di farne la parodia; Wilhelm Franz Canaris è andato ben oltre, fingendo, sabotando, cospirando con gli oppositori interni ed i nemici esterni, e preparando la caduta del regime nazista - ancora un po', ed un americano avrebbe potuto dire: "He brought the house down = Ha avuto un successo strepitoso".

Se noi avessimo la colossale sfortuna di vivere in un regime totalitario, avremmo già un modello da imitare per combatterlo ed abbatterlo; se per un anonimo graffittaro del Maggio Francese il massimo della vita era essere "di tendenza Groucho", per noi in questo orribile frangente sarebbe motivo d'orgoglio (un orgoglio che si potrebbe pagare con la vita) creare una "Frazione Canaris" del partito unico - per disfarlo dall'interno. Altro che giocare a fare i "Fascisti Queer"!

Le rivoluzioni hanno bisogno di due cose: preparazione culturale e, soprattutto, leggerezza; Karl Heinrich Marx precisò di non essere marxista, ma anche lui avrebbe imparato molto da Groucho.

di Raffaele Ladu