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Anche nella bassa veronese vogliono restare omofobi

A Legnago approvata come a Verona una mozione a sostegno del documento della CEI contro il DDL Zan sull'omotransfobia e la misoginia. Articolo dell'Arena del 31-7-2020


Archivio: URS0003

OmoBiTransfobia: Il Veneto approva la mozione 340 che riconosce la sola "Famiglia Naturale".

>> Mozione 340 (pdf)
>> Resoconto della seduta (pdf) (word)
>> Mozione 340 (sito Regione Veneto)

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A distanza di oltre un ventennio dalla vergognosa Mozione 336  in cui il Comune di Verona decretò che le persone lgbt dovessero essere ritenute «non gradite», «contro natura» e «pericolose» per la società, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la mozione 340 prevede l’appoggio della Regione a «quanti si battono in difesa della famiglia naturale» ed «efficaci politiche di sostegno alla natalità».
Ovviamente il termine «naturale», come sempre avviene, viene reinterpretato e riutilizzato a sostenere che «naturale» sia sinonimo di eterosessuale.
A farsi promotore di tale ideologia è Giovanna Negro (Veneto del Fare – Flavio Tosi – Alleanza per il Veneto), primo firmatario della vergognosa mozione che tenta di cancellare le unioni civili per sancire la presunta supremazia dell'eterosessualità. A lei va attribuito il seguente testo: 

- i Padri Costituenti, nella redazione dell’articolo 29 della Carta, hanno stabilito che “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” definendo chiaramente i contenuti e la valenza di tale primario istituto;
- purtroppo assistiamo quotidianamente alla messa in discussione di questo principio. L’azione distruttoria di questo articolo portata avanti da certi ambienti politici e sociali ha, ormai da tempo, subito una forte accelerazione, anche per effetto della cosiddetta Legge Cirinnà. Sul tema si vivono ormai, di continuo, paradossi come per esempio attaccare brutalmente una madre perché allatta con discrezione il suo bambino o il tentativo di abolire le feste della Mamma o del Papà;
CONSIDERATO che non è assolutamente messo in discussione il rispetto che si deve alla persona, qualsiasi sia il suo orientamento sessuale e/o di credo, ma va sostenuto e promosso il ruolo di protezione della famiglia, vero e unico porto sicuro, specialmente in momenti di particolari difficoltà economiche e sociali come quelle che sta vivendo il Veneto e l’Italia tutta;
RILEVATO che le previsioni di calo demografico che si prospettano per il Paese, per il prossimi decenni, richiedono una politica di incentivo alle giovani generazioni a dar vita a nuove famiglie che possano procreare nel segno della continuità;
tutto ciò premesso e considerato,
impegna la Giunta regionale
ad attivarsi con provvedimenti ed azioni, soprattutto di carattere programmatorio ed economico, che mirino al sostegno e assistenza delle famiglie naturali, incentivandone la formazione e agevolando le future mamme.


La mozione è stata approvata il 3 luglio 2018 dopo un allucinante dibattito che si può leggere qui o vedere tramite video sotto.


Terapie ripartive in Italia

In Italia c’è ancora chi prova a curare l’omosessualità, una legge punirà le terapie riparative 
Una minoranza di psichiatri e psicologi è convinta di poter convertire l’orientamento sessuale. Per molti sono trattamenti antiscientifici, inutili e spesso pericolosi. Ora un ddl depositato al Senato chiede di punire i professionisti che applicano le terapie riparative su soggetti minorenni
di Marco Sarti

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Unioni Civili: Tar sospende delibera discriminatoria di Bitonci

UNIONI CIVILI, A PADOVA IL TAR SOSPENDE LA DELIBERA DISCRIMINATORIA. ARCIGAY: "UN SEGNALE CHIARO PER I SINDACI CHE SPECULANO" Bologna, 8 dicembre 2016 - Il Tar di Padova ha accolto il provvedimento cautelare di Arcigay Tralaltro Padova contro la delibera della giunta dell'ex sindaco Bitonci che riservava alle coppie samesex giorni e spazi dedicati per la celebrazione delle unioni civili. "Le disposizioni date da Bitonci agli uffici preposti alle Unioni Civili - commenta Mattia Galdiolo, presidente di Arcigay Tralaltro Padova - erano totalmente illegittime e frutto di una palese volontà discriminatoria.

L'opinione del sinodo dev'essere irrilevante

UNIONI CIVILI: GRILLINI (GAYNET), PARERE SINODO IRRILEVANTE PER LO STATO
Roma, 24 ott. (AdnKronos) - "I matrimoni gay non si avvicinano nemmeno lontanamente alla famiglia voluta da Dio? Se non fosse per il fiume di danaro che dallo Stato va alla Chiesa cattolica potremmo commentare con una alzata di spalle l'ennesima sparata omofoba del vertice maschile vaticano.

«Le unioni gay sono contro il disegno di Dio»

Finito il Sinodo sulla Famiglia...niente di nuovo. Anzi tutto vecchio e già sentito. Confermato ancora una volta il NO ad ogni tipo di unione omosessuale, definite "contro il disegno di Dio sulla famiglia".

Articolo su gayburg