Discriminazioni sull'impiego

[1] http://www.advocate.com/News/Daily_News/2011/10/04/Study_Gay_Men_Offered_Less_Job_Interviews/

Il ricercatore dell'Unversità di Harvard Andras Tilcsik ha fatto quest'esperimento: ha mandato due curriculum vitae (fittizi ma verosimili) a 1.700 datori di lavoro americani che cercavano degli impiegati; in un curriculum era scritto che il candidato aveva fatto il tesoriere della sua associazione gay universitaria, mentre l'altro si dichiarava coinvolto nella "Progressive and Socialist Alliance".

L'assunto del ricercatore era che questi due dettagli alludevano al medesimo orientamento politico, e che se i due curriculum avessero ricevuto diverse risposte, il motivo sarebbe stato che l'uno alludeva all'omosessualità del candidato.

Diversa risposta c'è stata: il curriculum "progressivo e socialista" ha avuto una probabilità dell'11,5% di ricevere risposta, mentre il curriculum "gay" una probabilità del 7,2% - una differenza del 40% a danno dei gay.

In Italia queste discriminazioni sono vietate dalla legge, ma non per questo meno diffuse - lo si può dire per esperienza.

Uno dei nostri soci ci ha voluto raccontare un gustoso episodio di segno contrario: quando aveva dato le dimissioni, il suo superiore (femmina) gli disse: "Visto che sei stato tanto bravo, non è che ci consigli qualche amichetto da assumere al tuo posto?"

Il nostro socio ridendo rispose: "Signora, questa è discriminazione al contrario!"

Raffaele Ladu