Monica Ceccarelli
Mamma Schiavona. La Madonna di Montevergine e la Candelora. Religiosità e devozione popolare di persone omosessuali e transessuali.
Gramma Edizioni 2010
Breve recensione di un libercolo interessante: sulla conca di Avellino incombe il santuario mariano di Montevergine, di cui la festa più grande cade il 2 Febbraio ed è detta popolarmente "Candelora" - il suo nome ufficiale era un tempo "Purificazione di Maria Santissima" (in quanto, cadendo 40 giorni dopo il Natale, segnava il termine dell'impurità delle puerpere stabilito dalla Bibbia) ed ora è "Presentazione di Gesù al Tempio".
Quello che interessa la nostra associazione è che da secoli in quest'occasione vanno in pellegrinaggio a Montevergine anche i "femminelli" di Napoli, figure con delle affinità da non sopravvalutare con gli attuali "crossdressers", e descritte nel libro con dovizia di particolari.
A questa tradizione si rifanno anche delle persone omosessuali e transessuali dei giorni nostri per rivendicare il diritto a partecipare alle celebrazioni religiose in quanto cattolici; altre persone omo e trans rivendicano laicamente dei diritti sul luogo coniando "miti di fondazione" ed organizzando dei convegni sull'attualità politica e sociale che le riguarda - la più nota di loro è Vladimir Luxuria.
Dopo aver descritto la Candelora degli anni 2007 e 2008, con episodi non esattamente edificanti, l'autrice passa ad esaminare la dottrina cattolica sugli omosessuali ed i transessuali - per nulla confortante, in quanto la Chiesa s'è lasciata scappare che alcune discriminazioni contro di loro sono giustificate, e non stava parlando del diritto al matrimonio (la cui negazione è comunque un attentato alla salute mentale degli omosessuali, certificato dall'Associazione Psichiatrica Americana), ma del più banale diritto alla casa!
Per non lasciare nella più cupa disperazione lettrici e lettori, l'autrice ha voluto parlare delle associazioni di omosessuali e transessuali cattolici, concentrandosi sulla romana "Nuova Proposta". Ma è come illuminare un campo di battaglia con un cerino!
Raffaele Ladu
Raffaele Ladu